- IL DIARIO DI ANAYA -

( Compagna universitaria di Lara e Amanda)

 

Cap.3

 

Una volta finito l’asilo, a marzo del 1985 (in Brasile si va a scuola da marzo a dicembre, perché i mesi più caldi sono gennaio, febbraio e marzo; le vacanze invernali le facciamo a luglio) ho iniziato le scuole elementari. Non sono mai stata amante dello studio, ma ero una bambina intelligente e sveglia e a scuola riuscivo ad ottenere ottimi voti con il minimo sforzo.

 

Fin da piccola sono sempre stata un alunna un po’ discola a scuola… tanto che la mia prima nota sul diario me la sono beccata alla tenera età di 6 anni, in prima elementare!

 

Ho sempre avuto una passione artistica nel disegnare le caricature alla gente, e secondo voi il preside della mia scuola poteva forse esserne risparmiato?! CERTO CHE NO!!

 

Dovete sapere che il preside delle scuole elementari, il Señor Alfredo Rodriguez, era un tipo altissimo e secco, ma sul serio secco! Gli altri bambini quando parlavano fra di loro lo canzonavano chiamandolo Baccalà, ma io ho sempre avuto un occhio di rispetto e per me lui è sempre stato Alfredo Il Secco. Punto.

 

E poteva forse il buon vecchio Alfredo Il Secco non essere omaggiato di una bella e divertente caricatura by me? Ovviamente no.

 

Un bel giorno, durante i dieci minuti di ricreazione, io me ne sono rimasta in classe per poter dare libero sfogo al mio genio artistico, dilettandomi in una divertentissima caricatura del caro Alfredo Il Secco.

 

…non vi dico la reazione della mia maestra quando l’ha visto!! Mi ha scritto una nota sul diario che non finiva più e pretendeva che gliela riportassi il giorno dopo firmata da uno dei miei genitori!

 

Quel pomeriggio non ho fatto altro che pensare a come potevo risolvere la situazione durante tutto il tragitto per tornare a casa dalla scuola. Avevo solo 6 anni, immaginate che scaga avevo che i miei genitori potessero arrabbiarsi con me e magari darmi un bel castigo!

 

Ma io sono sempre stata una tipa dalle mille risorse, e ovviamente ho presto trovato una soluzione alla cosa. Mi sentivo un genio, grande Anayuzza, a te non te la fa mai nessuno, continua così!

 

…e indovinate un po’ qual è stata la geniale idea che la mia mente credeva di aver partorito?! La firma falsa, ovviamente!!

 

Peccato solo che l’avessi fatta in stampatello maiuscolo.

 

 

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