- IL DIARIO DI AYSEL -

( Ex schiava del mondo alternativo)

 

 

AMORE ETERNO

Viaggiai in lungo e in largo scoprendo nuove culture, ma nessuno dei mie precedenti viaggi fu significativo quanto quello in cui mi recai a Dharan, dove udii per la prima volta il nome di Arioch.

Nel mio mondo Dharan è una città di guerrieri votati a combattere per il bene nel nome di Arioch.

Trascorsi molti anni in quella città fantastica, imparai a conoscere ed amare il mito di Arioch; egli era per me la rappresentazione di ciò che un Dio avrebbe dovuto essere, buono, giusto e potente.

I momenti più belli vissuti a Dharan furono quelli che trascorsi con Angel…non so se sia stato il mio primo amore, è di certo il primo che io riesca a ricordare e quello che mi abbia resa più felice; Angel era un giovane guerriero bello e coraggioso; tante volte sono rimasta a contemplare i suoi occhi grigi, tante volte ho accarezzato i suoi folti capelli neri e mi sono lasciata andare tra le sue forti braccia; fu Angel ad insegnarmi a gestire la mia telepatia, era anche lui telepatico. Ricordo che un giorno mi disse che non mai aveva incontrato una persona con una telepatia del mio livello, era il tipo più potente che esistesse, in pochi vantavano una tale capacità ed erano altrettanto pochi quelli in grado di gestirla; la maggior parte dei telepati di livello omega, così definiva il mio potere, impazzivano o morivano incapaci di gestire una tale potenza; ma io avevo resistito, ed in poco tempo imparai a controllarla.

Più tempo trascorrevo a Dharan più cose apprendevo di Arioch, mi accorsi di essergli ormai devota, imparai molti incantesimi e mi innamorai più che mai…Angel era l’uomo che avevo sempre sognato e desideravo condividere con lui il resto della mia vita…lo feci…sposai Angel…fu la cosa migliore che potessi fare, mi regalò momenti di gioia pura, con lui mi sentivo veramente una Dea.

Purtroppo il tempo passava ed io non ero in grado di dargli un figlio, non so per quale motivo, non ne ero in grado; ma il mio caro Angel non me lo fece mai pesare, era sempre buono e gentile e mi trattava come fossi un gioiello prezioso, un manufatto di rara bellezza, mi definiva una ROSA DI CRISTALLO, tanto bella da incantare ogni essere che vi posi lo sguardo e tanto fragile da dover essere protetta anche dalla brezza del mattino. Ma Angel si sbagliava, non ero io quella fragile; il tempo passava e lui invecchiava mentre io rimanevo sempre come quella rosa di cristallo, artificiale, impossibile da uccidere.

Angel aveva 50 anni quando si ammalò, diveniva ogni giorno più pallido e debole, fingevo di non vedere quanto stesse male, rimasi la sua gioiosa sposa fino alla fine, fino a quando lo vidi esalare l’ultimo respiro; quella notte mi chiamò a sé, forse è vero che le persone avvertono quando stanno per morire, mi guardò con quei suoi splendidi occhi sempre lucidi a causa della malattia, nonostante le rughe il suo volto mi appariva ancora come uno dei più belli che avessi mai visto, mi avvicinai al letto e lui mi strinse la mano, poi mi accarezzò una guancia e mi sorrise, in quel momento credevo che il dolore mi avrebbe ucciso; poi lui con voce fievole mi disse “ mia dolce Aysel…splendida rosa di un giardino incantato…sappi che ti ho amato dal primo all’ultimo giorno…hai reso la mia vita più felice di quanto potessi mai desiderare…” era affaticato, una lacrima scese dai miei occhi senza che potessi fermarla, lui me la asciugò e se la portò alle labbra “ Ti amo Aysel…E continuerò a farlo…oltre la vita e la morte…” mi sorrise ancora, ricambiai quel sorriso, mi chinai per baciarlo ma mi fermai quando sentì la sua mano abbandonare la mia…era morto; ed io con lui.

Aysel e Angel

Veste da guerriera di Dharan

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