LE MIE AFFEZIONATE VISITE AI
CARABINIERI
La
mia vita infantile prosegui' inesorabilmente tra sale giochi,
passeggiate pomeridiane con Jeremy e Ray li piu' delle volte in negozi
per fare scorta di provviste gratis..Ma venne anche il giorno di fare
visita anche ai carabinieri.. . Piu' che altro erano stati loro a
portarmici con la forza...Era autunno e faceva un freddo boia come se
fosse pieno inverno...Ricordo che stavo tremando dal freddo...E il mio
corpo era ancora mingherlino e debole dovuto anche allo stress
familiare e alle ormai abitudinali litigate fra i miei che
continuavano a massacrarsi di arrabbiature nonostante fossero separati
in casa. E un giorno ecco che si presento' l'occasione per fare
visita alla mia prima caserma di carabinieri..Il motivo? Avevo
rubato il pezzo di un motorino su commissione del fratello
di Jeremy, quello che avevo sempre preso come esempio e che mi
aveva imparato a smontare motori....Anche lui faceva parte di un giro
poco simpatico...Avevo puntato un motorino girandoci intorno per
parecchi giorni per studiare come fotterlo...Riuscii a prendere il pezzo
smontandolo quando il buio era calato e sarebbe andato tutto bene se
quello stron*o di vecchio del primo piano non si fosse affacciato
iniziando a gridare come un pazzo.. Nemmeno a farlo apposta, nel palazzo
vicino abitava un carabiniere...Il massimo della sfiga! Scese in strada
nella frazione di un secondo, quel coglio*e stava pure al primo piano!
Mi ritrovai dai carabinieri quasi tirato per l'orecchio...Mi fecero
aspettare per ore come un coglio*e in una saletta con delle sedie
tra l'altro scomodissime.
"Come
ti chiami?"
La
prima domanda che il maresciallo mi fece...
"Che
ca**o te ne fotte"
Fu
la mia risposta...Non so perche', ma non rimase molto sorpreso della mia
risposta..Forse era abituato a sentire frasi simili da Jeremy e da tutti
i ragazzini della mia eta' che erano entrati in quel tipo di giochi
pericolosi...
"Quanti
anni hai?"
La
seconda domanda con la mia seguente risposta :
"e
chi ca**o se lo ricorda.Chiedilo a mia madre."
Il
maresciallo mi fisso' in silenzio con una calma incredibile. Una
pazienza che mi irrito' all'inverosimile...
"dove
abiti?"
Terza
domanda......e terza risposta : " non mi ricordo nemmeno il
numero civico ne' il nome della via..."
La
seguente domanda del carabiniere mi lascio' interdetto perche' mi
chiese .
"
e questa volta la parola ca**o dove l' hai lasciata?"
Lo
vidi alzarsi per andare verso la finestra, poi si giro' verso di me
quasi sedendosi sul davanzale...I suoi stemmi gli luccicavano sotto una
luce a neon...
"
Senti un po'!Mi dici almeno in che ca**o di scuola vai? Magari vai anche
a scuola con mio figlio e vi conoscete"
Lo
fissai con occhi stralunati....E io ingenuamente gli risposi dicendogli
il nome della scuola...Il mio piu' grande errore...Non so come ca**o
fece, ma riusci' a risalire a me forse portando a scuola una mia
immagine o un identikit.Due giorni dopo mi ritrovai i carabinieri a
casa...Inutile dire che cosa dissero e mi fecero i miei...Tutto il condominio inizio' a far spargere la voce che i
Carter avevano ricevuto la visita dei carabinieri a casa....Ma quella
non fu la prima volta...Le visite dei carabinieri divennero sempre piu'
frequenti a casa mia....Una sera ero comodamente sdraiato sul divano e
insolitamente a poca distanza da mio padre che continuava a tracannarsi
una bottiglia di room guardandosi in tv un film pornografico. Il
campanello suono' e lo vidi alzarsi per andare alla porta acclamando un
"chi e'?"
Quando
sentii una voce dall'esterno che esclamo' un imponente:
"CARABINIERI", mio padre si giro' verso di me chiedendomi:
"Che ca**o hai combinato questa volta!!"
E
cosi' iniziarono a conoscermi diversi agenti delle forze
dell'ordine soprattutto quando qualche direttore di supermercato li
chiamava per farli arrivare...
"Ancora
tu!"
Ecco
l'esclamazione di uno dei carabinieri nel vedermi sotto la faccia
sorpresa del direttore del supermercato.
"Lo
conoscete?"
"Si
, lo conosciamo bene!"
Ecco
la domanda del direttore con la conseguente risposta del
carabiniere....
Se
non altro non era piu' necessario nemmeno rispondere alle loro
domande...Ormai conoscevano nome , cognome e tutto.E qualcuno ebbe anche
il piacere di conoscere mia madre....la beccai all'ingresso
mentre salutava il carabiniere con voce da gatta morta
pregandolo di chiudere un occhio sulla mia piccola ed ennesima
negligenza...
Beh,
negligenza....avevo preso a sassate il vetro di una vicina
di casa che mi rompeva sempre il ca**o, e cosi' avevo pensato di farla
tacere per diverse settimane..Un vetro le feri' una mano che la
costrinse a diverse settimane di ospedale...Nemmeno le avessi amputato
una mano, porca tro*a!Per lo meno non la vidi per qualche settimana....E
di questo non potevo che considerarmi soddisfatto!!
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