LA MIA PRIMA VOLTA ( Agosto 1989)
Era passata qualche
settimana dalla mia prima canna e
dal contatto con le labbra di Emily, e addosso avevo ancora la
sensazione delle sue labbra....e non solo di quelle… Anche
della canna che avevo fumato
per facilitare il mio "contatto" con Emily.Ma quella ragazzina
di appena 12 anni mi aveva conquistato come non mai…12 anni, pare
impossibile, un’eta’ dove
probabilmente lei stava ancora a pensare alle bamboline o a
qualche altro ca**o di gioco fanciullesco.Le sue giornate lei le passava
studiando oppure accompagnando
sua madre a delle pallose commissioni di shopping.Emily non poteva
immaginare che frequentando me sarebbe caduta in qualcosa che le avrebbe
fatto perdere la sana
lucidita’ mentale che fino ad allora aveva avuto…E arrivo’
il pomeriggio di un evento che
segno’ l’inizio per qualcosa
di proibito e di
adulto….16.30 di pomeriggio, agosto, eravamo
sotto il portone di casa mia dopo che lei mi aveva fatto la
sorpresa di chiamarmi dalla finestra dicendomi che aveva avuto la voglia
di vedermi…Mer*a e io proprio mezz’ora
prima mi ero fumato un’altra canna approfittando del fatto che i miei
genitori fossero andati ad una gita
al mare con alcuni amici e che Jeremy
per l’occasione era venuto a rollare
alcune cartine a casa mia, nella mia stessa stanza.
“Donald, non so
perche’ ma non riesco a non pensare al bacio dell’altro giorno..”
Ecco le parole
innocenti e dolci di quella ragazzina che in quel momento mi
guardavano come se avessero avuto
davanti le labbra del piu’ puro e per bene ragazzino tredicenne
dell’universo. Il ca**o! Mentre lei continuava a fissarmi con quei
suoi occhioni da cerbiatta, la mia mente alterata dalla cannabis mi
aveva gia’ corroso i neuroni andando a pensieri
ben piu’ proibiti.In
un solo istante in mente mi vennero tutte le piu’ possibili immagini
di cio’ che mi era sempre stato fatto vedere della vita in
determinate situazioni, ad iniziare dagli insegnamenti marpioneschi di
mio padre che fin da bambino mi spingeva a guardare con lui quelle ca**o
di videocassette a luci
rosse. E quel giorno avevo davanti a me
il frutto proibito che avevo sempre desiderato sperimentare. E
lei mi piaceva , ca**o se mi piaceva!Ci impiegai due secondi per
invitarla a salire con la folle scusa di volerle mostrare
qualcosa di incredibilmente
unico.
“ Sali Emily, anche
io non riesco a pensare ad altro…”
Le mie
semplici parole prima di prenderla per mano e trascinarla a casa.Lei
ingenua che mi segui’ con la sicurezza di vedere chissa’ che cosa di
simpaticamente e altrettanto ingenuo…Chiusi la porta di ingresso
con il catenaccio e
mi basto’ guardarla nei suoi occhi per coinvolgerla in un
fanciullesco gioco di lingue infantili e che presto inizio’ a
trasformarsi in qualcosa di pericoloso….Pericoloso piu’ per lei che
per me perche’ dopo
cinque minuti di baci ed essendo io sotto l’effetto di una canna,
iniziai a
sentire il desiderio di qualcosa di piu’….E
in qualche modo la mia euforica voglia di
sperimentare qualcosa di piu’ proibito, trascino’ anche
lei….Ci ritrovammo in camera mia..Ricordo le mie mani che
smaniosamente andavano alla
ricerca del corpo di lei, facendomi
sentire delle sensazioni che mai avevo provato prima. Avevo
baciato molte ragazzine nei cessi della scuola e anche
stretto a me parecchi innocenti corpi piu’ per gioco che per
altro, ma mai come quel giorno con Emily.
“Donald che cosa
volevi mostrarmi?”
Mi chiese mentre io
iniziavo a sfilarle magliettina e jeans in preda alla voglia di
sperimentare quello che mio padre
mi aveva sempre cercato di mostrare fin da piccolo.
“ Non lo so nemmeno
io, ma sono sicuro che sara’ indimenticabile.Cosi’ dicono i grandi,
ti va di provare a vedere se dicono la verita’? I
grandi dicono sempre un gran bel mucchio di palle..”
Lei mi sorrise per
poi vederla stendersi sul
mio lettino dove ancora erano
sparsi qua e la’ robot e macchinine elettriche. Quale visione per me,
di certo non avrei potuto sprecare
un’occasione migliore…Di quella volta ricordo
poche cose se non che il
contatto con la sua pelle…era la prima volta che sentivo sotto le mie
mani una pelle femminile…Un innocente ed esile e minuto corpicino
nemmeno ancora formato a
debita maniera….Ma la cosa non mi importava e nemmeno a lei mentre mi
guardava con occhi fanciulleschi
mentre io iniziavo a sperimentare con lei la prima volta ….Fu tutto
talmente veloce che nemmeno
ricordo la sua espressione mentre mi
stavo appropriando fino infondo del suo corpo. Pensavo solo a me stesso
e al piacere che lei riusciva
a farmi provare senza
nemmeno vederla far nulla di particolarmente intenso.D’altronde erano
12 anni, e io ne avevo
solo uno in piu’…Quando tutto fu
finito, lei mi guardo’ con gli occhi che sembravano dire : “ Ma
cos’e’ successo?”
Io ero ancora sotto
l’effetto della canna per potermi ricordare le parole che le dissi,
ricordo solo le sensazioni provate nel
primo vero contatto con un corpo femminile.....
“Ca**o se era stato
bello…..”
Ma Emily non sembrava
aver provato le mie stesse cose…Ci credo! Avevo pensato solo a me e
allo sbrigarmi nello sperimentare tutto quello che era davanti a me per
paura che lei avesse potuto interrompere ogni cosa….Dopo quel giorno
la rividi il giorno seguente
nell’avermi detto che aveva riferito a sua madre cio’ che era
accaduto con me! Doveva essere completamente impazzita! Aveva detto a
sua madre di aver avuto la
sua prima esperienza intima con
un bambino di soli 13 anni!
Gliel’aveva detto ingenuamente pensando chissa’ che cosa in quella
ca**o di testa, forse si aspettava che sua madre le avesse potuto dire
un “ brava, ora sei diventata una vera donna”.I miei coglio*ni,
le aveva detto l’esatta cosa opposta con tanto di visita
che sua madre fece ai miei….Davanti alla donna, mio padre si
dimostro’ una vera e propria iena gridandomi di tutto davanti alla
madre di Emily e con parole altamente
offensive accompagnate quasi
da calci nel di dietro. La stessa madre
di Emily fu costretta ad intervenire per fermare mio padre
dall’intento di alzarmi le mani anche in quell’occasione, poi la
cosa si risolse”tranquillamente”, ma ad
Emily venne impedito di avere con me ogni piu’ piccola forma di
contatto…Non la rividi piu’….Mio padre invece non appena richiuse
la porta di casa dopo aver congedato la donna, mi
diede uno buffetto sul viso come segno complice…
“Bravo Donald, ora
sei finalmente diventato un vero ometto….Scommetto che hai seguito i
miei insegnamenti…”
Ecco le parole di mio
padre…Quello stron*o che aveva
fatto credere alla madre di Emily di
avermi voluto punire a suon di bastonate e che poi
mi stringeva la mano per farmi i complimenti….Tutto accaduto
ancora per colpa della canna? Possibile che
se non avessi fumato nulla, forse non sarebbe accaduto nemmeno
quell’episodio? Inutile pensarci ora, perche’ poi dopo la mia
esperienza con Emily mi risulto’ tutto ancora piu’ facile
approcciare con le ragazzine della mia eta’ anche senza l’uso
necessario del fumo….Ma ormai la mia vita stava prendendo una piega
sempre piu’ preoccupante soprattutto
perche’ l’erba che
iniziai a fumare di tanto in tanto e poi sempre piu’ spesso, inizio’
a farmi fare cose con
un’incredibile facilita’ e senza troppi pentimenti…..I
robot, le macchinine, i trenini elettrici e tutto cio’ che forse
avrebbe dovuto essere ancora parte della mia infanzia,
sparirono dai miei interessi in pochissimo tempo
per lasciare posto a qualcosa di molto piu’ adulto…Sigarette,
fumo, ragazzine e approcci sempre piu’ frequenti….13
anni…L’inizio della mia tormentata adolescenza ….
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