- IL DIARIO DI DONALD -

( Ex conquilino di Zip ed ex fidanzato di Melissa Cooper)

 

"SACRA ERBA"  

 

 

Per quale motivo fui costretto a frequentare il college liceale  non riuscii mai a capirlo visto che ai miei non era mai fottuto un ca**o  di me, ne' del fatto che  gran parte delle mie giornate scolastiche le avevo sempre passate in sala giochi, in strada,al parco o nell'officina meccanica del fratello di Jeremy..Fatto sta, che  mi ritrovai obbligato a dovermi iscrivere  a quella ca**o di scuola con la voglia nulla di aprire un  fottuto libro. Inutile dire che le mie mattinate al liceo le trascorrevo scaldando la sedia, facendomi i ca**i miei, a volte anche impossibilitato a seguire con lucidita' le lezioni  visto che in alcune pause mi chiudevo nei cessi della scuola per farmi qualche canna. Hashish , cannabis, ormai  non mi preoccupavo piu'  di che ca**o mi fumavo, sapevo solo che mentre prima le mie fumate  si verificavano saltuariamente, poi  iniziai a farne uso regolare per rompere la noia, e soprattutto perche' ormai  il mio fisico si era abituato ai loro effetti e quindi ne richiedeva sempre piu'  quantita' per rivedere lo sballo che avevo sentito all'inizio con la prima canna.

"Donald?Sei con noi?"

La domanda della prof che mi trovava con lo sguardo altrove guardando fuori dalla finestra...

"Eh?"

Le chiedevo guardandola con l'aria di chi fosse appena uscito da un altro pianeta. Non sapevo che ca**o mi aveva chiesto, non sapevo di che ca**o avevano parlato fino a quel momento in classe...Non sapevo nemmeno che ca**o di ora si era fatta...

"Donald, le Carbonerie...Sai rispondermi tu?"

Le Carbonerie....e che ca**o erano quelle fottute carbonerie? Scena muta, oppure risposte del ca**o come  un : " le carbonerie sono depositi  di carbone prof, no?Come mai mi chiede una cosa cosi' stupida?"

La prof  mi guardava demoralizzata al massimo mentre i miei compagni ridacchiavano...In realta' loro pensavano che  volessi sempre commentare con qualcosa di ironico e divertente per farli ridere, ma non sapevano che  effettivamente io non ci arrivavo con la testa perche' non mi era fottuto mai di andare a leggere nel  libro che ca**o fossero le Carbonerie  nella storia.

Nell'autunno di quello stesso anno inoltre  decisi di farmi bucare  le orecchie sfoggiando cosi' diversi buchi ai quali aggiunsi il mio primo piercing sul sopracciglio sinistro. La cosa non  scalfi' minimamente i miei, anzi nemmeno se ne accorsero che  quel bastardo del piu' piccolo dei figli si era sparato altri buchi...Ma d'altronde non si erano nemmeno mai accorti che quel coglio*e di figlio tornava spesso a casa fatto di canne, con occhi lucidi e l'aria  di chi sta nelle nuvole, come avrebbero potuto accorgersi di  un ca**o di piercing e qualche buco in piu' sui lobi delle orecchie? L' unica cosa che mia madre notava erano i miei capelli sempre raccolti in un codino da quando ero entrato a far parte di una piccola combricola di compagnia musicale dove finalmente  potevo  fare almeno una delle cose  che piu' mi  piacevano. Agitare le bacchette  su delle casse  vere, invece che su dei fottuti scatoloni come  facevo da piccolo. Solo mio fratello Patrick un giorno si accorse  che  il suo  fratello minore doveva essersi sparato  in corpo  qualcosa di "strano".

Mi fermo' per un braccio  prima di vedermi uscire di casa  mentre  stavo quasi per andare a sbattere contro un mobile dopo  aver fumato nel cesso di casa  una canna di  cannabis e che tra i vari effetti, mi procurava la perdita dell'equilibrio.

"Che ca**o ti  succede?"

Mi fece girare verso di lui guardandomi negli occhi. Solo nel guardarmi negli occhi quello stro*o capi' tutto.

"Donald, che ca**o stai combinando..Ti  fai canne?? Rispondi, ti fai canne!?"

Quasi mi grido' nelle orecchie al punto da spaccarmi un timpano,. Ma io ero troppo fatto per  potergli dare una risposta razionale. Ed infatti la mia risposta fu un : "  e allora? qualcuna...ma non sono cosi' stupido da farlo tutti i giorni. E poi lo fanno tutti,anche gli adulti"

Palle! Palle e ancora palle! Perche' se prima avevo iniziato saltuariamente e poi  costantemente, iniziai ad arrivare al fumarmene una o due ogni giorno. Il mio fisico ormai era assuefatto di erba e  ne richiedeva sempre di piu' per poter vedere effetti sballanti.

"Guarda che ti faccio il cu*o io se ti ritrovo in questo stato! E rompo il cu*o anche a Jeremy, Ray, e quegli stron*i che stai frequentando"

La minaccia di Patrick che comunque non mi minaccio' mai di  dirlo ai miei..Sapeva perfettamente anche lui  che a nulla sarebbe servito informarli.Non sarebbe cambiato giusto un ca**o per loro. O magari mi avrebbero detto un semplice : " ma si, ogni tanto si puo' fare"

Solo Angie, la mia migliore amica inizio' veramente a cercare di aprirmi gli occhi avendo capito che ormai le canne erano diventate il mio punto di forza per affrontare la giornata...Senza di quelle sembravo un  ebete  senza la voglia di fare piu' un ca**o nella vita.

"Donald, quante  te ne spari al giorno?"

La domanda di una Angie allarmata. Alzai le spalle come a voler dire di aver perso il conto.

"Donald, non  vorrai diventare un  tossico?"

"Non sono un tossico. I tossici sono quelli che si  bucano.E non sono dipendente!"

Altra palla! Ma ancora non potevo immaginare  di aver detto una delle piu' grandi stron*ate. Ma ormai i miei neuroni non funzionavano piu' molto saggiamente...E gia' prima non e' che fossero stati intrisi di saggezza..

"Donald, tutti i tossici dicono cosi'. Fumo tanto per fumare, smetto quando voglio, sono solo canne, non fanno male, e bla bla bla!E poi dopo  un po' li vedi che sniffano , spacciano e si bucano! Donald, non voglio che  diventi un  drogato!"

Fissai Angie come se mi avesse detto le piu' grandi cavolate della storia....E non sapevo ancora che aveva ragione. E ca**o se non aveva ragione.

" Ti ho detto che  non sono un tossico!"

"Ah no, eh? Guarda che si diventa tossici e dipendenti anche senza arrivare a sniffare! Anche solo fumando! Perche' non lo capisci!"

"Sei tu che non capisci un ca**o se non provi! Non l'hai mai provato, non puoi saperlo!"

Ecco la mia bastarda di risposta e non mi accorgevo nemmeno che cosi' stavo istigando Angie a provare. Ma l'unica cosa che a me importava, era difendere la mia unica "gioia" che mi dava uno slancio positivo per affrontare le giornate e  quella ca**o di famiglia che mi ritrovavo.

"Coglio*e! Sei un coglio*e, Donald!  Non ti rendi conto che stai gia' diventando dipendente dal fumo?? Poi lo diventerai ancora di piu'! Devi smetterla con quelle canne, smetterla! Ti faranno desiderare di  prendere ancora piu'  ..."
 

"E smettila! SMETTILA!"

La interruppi con il grido di uno che sta difendendo a spada tratta   qualcosa per lui prezioso..Ma la cosa piu' importante era che nel zittirla e interromperla,  stavo inconsciamente cercando un modo per non sentire la verita'...Quella verita' che per me era  controproducente....Contro producente dal mio punto di vista logicamente, perche' ormai i miei neuroni funzionavano  in base all'erba e alla sensazione di  benessere che mi davano. Fumare erba mi  rilassava, mi faceva stare bene, mi faceva parlare e svagarmi ancora di piu' con  i miei amici...Amici...una parola grossa...Nemmeno sapevo che ca**o era l'amicizia...Per me l'amicizia era quanto di piu' sbagliato potevo avere in quella fase della mia vita...Una compagnia di  delinquenti che mi avevano strappato alla quotidianita' facendomi provare lo sballo del fumo e delle azioni delinquenziali come piccoli furti. Dovevo pur racimolare soldi per comprarmi l'erba, e non potevo andare ogni volta a fottere i soldi nel portafogli dei miei...

Inizio' poi un periodo ancora peggiore familiare...Mia madre e mio padre iniziarono a darsele di santa ragione in casa davanti ai miei occhi....Impossibile doppiamente per me concentrarmi in quel ca**o di liceo..Dovevo assistere  ai litigi dei miei separati in casa che continuavano a litigare come se fossero ancora insieme e questa volta alzandosi le mani. Lasciai il college  senza riuscire a finire nemmeno il primo anno e decisi di rimboccarmi le maniche per trovare un qualche ca**o di lavoro per permettermi di.....di comprarmi l'erba...Ormai era diventato il mio chiodo fisso....Vivevo per lei...E non potevo ancora immaginare che "LEI" lentamente si stava impossessando di me....

 

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