"SACRA ERBA"
Per quale motivo fui costretto a
frequentare il college liceale non riuscii mai a capirlo visto che
ai miei non era mai fottuto un ca**o di me, ne' del fatto che
gran parte delle mie giornate scolastiche le avevo sempre passate in
sala giochi, in strada,al parco o nell'officina meccanica del fratello
di Jeremy..Fatto sta, che mi ritrovai obbligato a dovermi
iscrivere a quella ca**o di scuola con la voglia nulla di aprire
un fottuto libro. Inutile dire che le mie mattinate al liceo le
trascorrevo scaldando la sedia, facendomi i ca**i miei, a volte anche
impossibilitato a seguire con lucidita' le lezioni visto che in
alcune pause mi chiudevo nei cessi della scuola per farmi qualche canna.
Hashish , cannabis, ormai non mi preoccupavo piu' di che ca**o
mi fumavo, sapevo solo che mentre prima le mie fumate si
verificavano saltuariamente, poi iniziai a farne uso regolare per
rompere la noia, e soprattutto perche' ormai il mio fisico si era
abituato ai loro effetti e quindi ne richiedeva sempre piu'
quantita' per rivedere lo sballo che avevo sentito all'inizio con la
prima canna.
"Donald?Sei con noi?"
La domanda della prof che mi trovava con
lo sguardo altrove guardando fuori dalla finestra...
"Eh?"
Le chiedevo guardandola con l'aria di chi
fosse appena uscito da un altro pianeta. Non sapevo che ca**o mi aveva
chiesto, non sapevo di che ca**o avevano parlato fino a quel momento in
classe...Non sapevo nemmeno che ca**o di ora si era fatta...
"Donald, le Carbonerie...Sai rispondermi
tu?"
Le Carbonerie....e che ca**o erano quelle
fottute carbonerie? Scena muta, oppure risposte del ca**o come un
: " le carbonerie sono depositi di carbone prof, no?Come mai mi
chiede una cosa cosi' stupida?"
La prof mi guardava demoralizzata al
massimo mentre i miei compagni ridacchiavano...In realta' loro pensavano
che volessi sempre commentare con qualcosa di ironico e divertente
per farli ridere, ma non sapevano che effettivamente io non ci
arrivavo con la testa perche' non mi era fottuto mai di andare a leggere
nel libro che ca**o fossero le Carbonerie nella storia.
Nell'autunno di quello stesso anno inoltre
decisi di farmi bucare le orecchie sfoggiando cosi' diversi buchi
ai quali aggiunsi il mio primo piercing sul sopracciglio sinistro. La
cosa non scalfi' minimamente i miei, anzi nemmeno se ne accorsero
che quel bastardo del piu' piccolo dei figli si era sparato altri
buchi...Ma d'altronde non si erano nemmeno mai accorti che quel coglio*e
di figlio tornava spesso a casa fatto di canne, con occhi lucidi e
l'aria di chi sta nelle nuvole, come avrebbero potuto accorgersi
di un ca**o di piercing e qualche buco in piu' sui lobi delle
orecchie? L' unica cosa che mia madre notava erano i miei capelli sempre
raccolti in un codino da quando ero entrato a far parte di una piccola
combricola di compagnia musicale dove finalmente potevo fare
almeno una delle cose che piu' mi piacevano. Agitare le
bacchette su delle casse vere, invece che su dei fottuti
scatoloni come facevo da piccolo. Solo mio fratello Patrick un
giorno si accorse che il suo fratello minore doveva
essersi sparato in corpo qualcosa di "strano".
Mi fermo' per un braccio prima di
vedermi uscire di casa mentre stavo quasi per andare a
sbattere contro un mobile dopo aver fumato nel cesso di casa
una canna di cannabis e che tra i vari effetti, mi procurava la
perdita dell'equilibrio.
"Che ca**o ti succede?"
Mi fece girare verso di lui guardandomi
negli occhi. Solo nel guardarmi negli occhi quello stro*o capi' tutto.
"Donald, che ca**o stai combinando..Ti
fai canne?? Rispondi, ti fai canne!?"
Quasi mi grido' nelle orecchie al punto da
spaccarmi un timpano,. Ma io ero troppo fatto per potergli dare
una risposta razionale. Ed infatti la mia risposta fu un : " e
allora? qualcuna...ma non sono cosi' stupido da farlo tutti i giorni. E
poi lo fanno tutti,anche gli adulti"
Palle! Palle e ancora palle! Perche' se
prima avevo iniziato saltuariamente e poi costantemente, iniziai
ad arrivare al fumarmene una o due ogni giorno. Il mio fisico ormai era
assuefatto di erba e ne richiedeva sempre di piu' per poter vedere
effetti sballanti.
"Guarda che ti faccio il cu*o io se ti
ritrovo in questo stato! E rompo il cu*o anche a Jeremy, Ray, e quegli
stron*i che stai frequentando"
La minaccia di Patrick che comunque non mi
minaccio' mai di dirlo ai miei..Sapeva perfettamente anche lui
che a nulla sarebbe servito informarli.Non sarebbe cambiato giusto un ca**o
per loro. O magari mi avrebbero detto un semplice : " ma si, ogni tanto
si puo' fare"
Solo Angie, la mia migliore amica inizio'
veramente a cercare di aprirmi gli occhi avendo capito che ormai le
canne erano diventate il mio punto di forza per affrontare la
giornata...Senza di quelle sembravo un ebete senza la voglia
di fare piu' un ca**o nella vita.
"Donald, quante te ne spari al
giorno?"
La domanda di una Angie allarmata. Alzai
le spalle come a voler dire di aver perso il conto.
"Donald, non vorrai diventare un
tossico?"
"Non sono un tossico. I tossici sono
quelli che si bucano.E non sono dipendente!"
Altra palla! Ma ancora non potevo
immaginare di aver detto una delle piu' grandi stron*ate. Ma ormai
i miei neuroni non funzionavano piu' molto saggiamente...E gia' prima
non e' che fossero stati intrisi di saggezza..
"Donald, tutti i tossici dicono cosi'.
Fumo tanto per fumare, smetto quando voglio, sono solo canne, non fanno
male, e bla bla bla!E poi dopo un po' li vedi che sniffano ,
spacciano e si bucano! Donald, non voglio che diventi un
drogato!"
Fissai Angie come se mi avesse detto le
piu' grandi cavolate della storia....E non sapevo ancora che aveva
ragione. E ca**o se non aveva ragione.
" Ti ho detto che non sono un
tossico!"
"Ah no, eh? Guarda che si diventa tossici
e dipendenti anche senza arrivare a sniffare! Anche solo fumando!
Perche' non lo capisci!"
"Sei tu che non capisci un ca**o se non
provi! Non l'hai mai provato, non puoi saperlo!"
Ecco la mia bastarda di risposta e non mi
accorgevo nemmeno che cosi' stavo istigando Angie a provare. Ma l'unica
cosa che a me importava, era difendere la mia unica "gioia" che mi dava
uno slancio positivo per affrontare le giornate e quella ca**o di
famiglia che mi ritrovavo.
"Coglio*e! Sei un coglio*e, Donald!
Non ti rendi conto che stai gia' diventando dipendente dal fumo?? Poi lo
diventerai ancora di piu'! Devi smetterla con quelle canne, smetterla!
Ti faranno desiderare di prendere ancora piu' ..."
"E smettila! SMETTILA!"
La interruppi con il grido di uno che sta
difendendo a spada tratta qualcosa per lui prezioso..Ma la
cosa piu' importante era che nel zittirla e interromperla, stavo
inconsciamente cercando un modo per non sentire la verita'...Quella
verita' che per me era controproducente....Contro producente dal
mio punto di vista logicamente, perche' ormai i miei neuroni
funzionavano in base all'erba e alla sensazione di benessere
che mi davano. Fumare erba mi rilassava, mi faceva stare bene, mi
faceva parlare e svagarmi ancora di piu' con i miei
amici...Amici...una parola grossa...Nemmeno sapevo che ca**o era
l'amicizia...Per me l'amicizia era quanto di piu' sbagliato potevo avere
in quella fase della mia vita...Una compagnia di delinquenti che
mi avevano strappato alla quotidianita' facendomi provare lo sballo del
fumo e delle azioni delinquenziali come piccoli furti. Dovevo pur
racimolare soldi per comprarmi l'erba, e non potevo andare ogni volta a
fottere i soldi nel portafogli dei miei...
Inizio' poi un periodo ancora peggiore
familiare...Mia madre e mio padre iniziarono a darsele di santa ragione
in casa davanti ai miei occhi....Impossibile doppiamente per me
concentrarmi in quel ca**o di liceo..Dovevo assistere ai litigi
dei miei separati in casa che continuavano a litigare come se fossero
ancora insieme e questa volta alzandosi le mani. Lasciai il college
senza riuscire a finire nemmeno il primo anno e decisi di rimboccarmi le
maniche per trovare un qualche ca**o di lavoro per permettermi di.....di
comprarmi l'erba...Ormai era diventato il mio chiodo fisso....Vivevo per
lei...E non potevo ancora immaginare che "LEI" lentamente si stava
impossessando di me....
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