- IL DIARIO DI DONALD -

( Ex conquilino di Zip ed ex fidanzato di Melissa Cooper)

 

I LITIGI DEI MIEI

 

 

Dire che la mia infanzia sia stata  all’insegna delle cose e degli eventi piu’ rosei, sarebbe  la piu’ grande ca**ata da dire su di me….Sette anni, un’eta’ in cui  ogni bambino non desidera altro che  poter trascorrere un po’ di tempo con  i propri genitori, magari giocando con un padre che possa esserti anche come un grande amico…Avrei voluto giocare a calcio con lui come vedevo fare i padri degli altri  bambini  soprattutto nel parco vicino casa mia…Invece mio padre che ca**o poteva saperne di  un pallone o la gioia che avrebbe potuto dare ad un figlio vederlo allungare un  piede verso un fottuto pallone? No, lui era  il re di  come allungare meglio le mani  e alzare la voce..Fin da piu'  piccolino  avevo  potuto vedere quanto mio padre  poteva essere burbero e  carico di energia  nell’alzare la voce a mia madre, ma mai avrei potuto immaginare che  sarebbe stato capace anche di alzarle le mani…..Era una calda serata di agosto quando ebbi modo di verificarlo…Stavo   giocando con delle automobiline in camera mia , quando improvvisamente  sentii degli alteramenti di voce.La cosa non mi stava sorprendendo molto, ero ormai abituato a sentire i miei gridarsi di tutto anche nelle ore piu’ piccole della notte,ma quella sera qualcosa inconsciamente mi fece alzare per andare a vedere che cosa stesse succedendo.Le voci provenivano dalla camera da letto dei miei…..Spinsi la porta lentamente nel sentire  le voci sempre piu’ forti  in cui i miei si stavano facendo i piu’ grandi insulti a vicenda  ma rimasi a bocca aperta quando  nell’aprire la porta, vidi mio padre proprio nel momento in cui stava colpendo mia madre in pieno viso con un sonoro schiaffo.Mia madre perse l’equilibrio andando a sbattere  contro lo spigolo di un mobile e cadde a terra toccandosi un fianco dal dolore….La cosa piu’ istintiva che mi venne da fare , fu di correre per soccorrere mia madre nonostante lei non mi avesse mai  dimostrato  il minimo gesto di affetto…La mia irruzione nella stanza pero’non fece altro che alimentare l’ira di mio padre che mi spinse via dalla stanza dicendomi che non dovevo mettermi in mezzo e che un giorno avrei capito  il motivo  di quegli schiaffi.

“Quando avrai una moglie che non ti fa sentire uomo capirai Donald!”

Ecco le parole che mi disse…Quella volta non potevo ancora capire a cosa mio padre si stesse riferendo, capii solo alcuni anni dopo che mio padre  era in collera con mia madre al punto di alzarle le mani, perche’  lei non assecondava i suoi desideri sessuali e intimi.Mio padre forse aveva gia' capito che  aveva accanto una donna che non lo assecondava perche’ evidentemente aveva trovato fuori di casa qualcuno  a cui  offrire senza riserve tutta se stessa. Quella sera fui costretto a tornare nella mia stanza continuando a sentire mio padre che maltrattava mia madre….E spesso e volentieri la cosa  accadde ancora soprattutto quando lui tornava a casa  dopo aver bevuto qualcosa di forte fuori con gli amici.Imparai presto a dover ignorare le grida di mia madre mentre cercava di respingere mio padre intimamente…..Ormai la notte per me era diventata come la scena di un film la cui   visione  avrebbe dovuto essere attuabile solo  in un’eta’ adulta…Ma io stavo ormai diventando come il piu’ fedele telespettatore di simili film, e il set di scena era niente di meno che la camera da letto dei miei.

 

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