I
LITIGI DEI MIEI
Dire
che la mia infanzia sia stata all’insegna
delle cose e degli eventi piu’ rosei, sarebbe
la piu’ grande ca**ata da dire su di me….Sette anni, un’eta’
in cui ogni bambino non
desidera altro che poter
trascorrere un po’ di tempo con i
propri genitori, magari giocando con un padre che possa esserti anche
come un grande amico…Avrei voluto giocare a calcio con lui come vedevo
fare i padri degli altri bambini
soprattutto nel parco vicino casa mia…Invece mio padre che ca**o
poteva saperne di un pallone
o la gioia che avrebbe potuto dare ad un figlio vederlo allungare un
piede verso un fottuto pallone? No, lui era
il re di come
allungare meglio le mani e
alzare la voce..Fin da piu' piccolino
avevo potuto vedere
quanto mio padre poteva
essere burbero e carico di
energia nell’alzare la
voce a mia madre, ma mai avrei potuto immaginare che
sarebbe stato capace anche di alzarle le mani…..Era una calda
serata di agosto quando ebbi modo di verificarlo…Stavo
giocando con delle automobiline in camera mia , quando
improvvisamente sentii degli
alteramenti di voce.La cosa non mi stava sorprendendo molto, ero ormai
abituato a sentire i miei gridarsi di tutto anche nelle ore piu’
piccole della notte,ma quella sera qualcosa inconsciamente mi fece
alzare per andare a vedere che cosa stesse succedendo.Le voci
provenivano dalla camera da letto dei miei…..Spinsi la porta
lentamente nel sentire le
voci sempre piu’ forti in
cui i miei si stavano facendo i piu’ grandi insulti a vicenda
ma rimasi a bocca aperta quando
nell’aprire la porta, vidi mio padre proprio nel momento in cui
stava colpendo mia madre in pieno viso con un sonoro schiaffo.Mia madre
perse l’equilibrio andando a sbattere
contro lo spigolo di un mobile e cadde a terra toccandosi un
fianco dal dolore….La cosa piu’ istintiva che mi venne da fare , fu
di correre per soccorrere mia madre nonostante lei non mi avesse
mai dimostrato il minimo gesto di affetto…La mia irruzione
nella stanza pero’non fece altro che alimentare l’ira di mio padre
che mi spinse via dalla stanza dicendomi che non dovevo mettermi in
mezzo e che un giorno avrei capito il
motivo di quegli schiaffi.
“Quando
avrai una moglie che non ti fa sentire uomo capirai Donald!”
Ecco
le parole che mi disse…Quella volta non potevo ancora capire a cosa
mio padre si stesse riferendo, capii solo alcuni anni dopo che mio padre
era in collera con mia madre al punto di alzarle le mani,
perche’ lei non
assecondava i suoi desideri sessuali e intimi.Mio padre forse aveva gia'
capito che aveva accanto una
donna che non lo assecondava perche’ evidentemente aveva trovato fuori
di casa qualcuno a cui
offrire senza riserve tutta se stessa. Quella sera fui costretto
a tornare nella mia stanza continuando a sentire mio padre che
maltrattava mia madre….E spesso e volentieri la cosa
accadde ancora soprattutto quando lui tornava a casa
dopo aver bevuto qualcosa di forte fuori con gli amici.Imparai
presto a dover ignorare le grida di mia madre mentre cercava di
respingere mio padre intimamente…..Ormai la notte per me era diventata
come la scena di un film la cui
visione avrebbe
dovuto essere attuabile solo in
un’eta’ adulta…Ma io stavo ormai diventando come il piu’ fedele
telespettatore di simili film, e il set di scena era niente di meno che
la camera da letto dei miei.
Indietro
|