UN
TRAUMATICO SHOCK
Circa
tre mesi dopo accadde
qualcosa nella mia vita che mi provoco’
gravi problemi psicologici..Era dicembre, nevicava e si
avvicinava Natale.Per le strade si sentivano musiche natalizie
e vocii di gente che entrava
e usciva dai negozi alla ricerca di
regali da comprare…Uscii con mio padre per andare a comprare
dei regali…I miei genitori
mi privarono anche di poter credere per un po’ all’esistenza
del buon vecchio papa’ natale….Mentre tutti gli altri
compagni di classe mi raccontavano di aver scritto letterine a
Babbo Natale, io dovevo lottare con la tentazione di non rivelare nulla
a nessuno. Ero piccolo ma dentro di me sentivo che
avrei dato un grande
dispiacere agli altri nel dover rivelare che
in realta’ il
grande eroe che arrivava
su una slitta di renne non
era mai esistito e che mai sarebbe esistito. Quel giorno alle
soglie del Natale, stavo girovagando con mio padre tra alcune
bancarelle, quando all’improvviso mi chiese di
salire in casa perche’ si era dimenticato il portafogli.Salii
le scale correndo come un
pazzo perche’ sapevo quanto mio padre detestasse aspettare,
peggio ancora in strada…Mi diede le chiavi...Aprii la porta
con cautela e lentezza, era la prima volta che usavo la chiave
per aprire la porta di ingresso. Aprii quella ca**o di porta con
il sorriso di un eroe che vince qualcosa
e andai alla ricerca di mia madre…Tutto era silenzioso…dalla
camera da letto dei miei si
intravedeva solo una fioca luce… La porta era socchiusa e dal suo
interno ad un certo punto iniziai a sentire delle voci….Piu’ che
voci erano mormorii esprimenti piacere
di qualcosa….Mia madre e qualcuno erano in quella stanza ..Li
sentivo..sentivo come si parlavano a bassa voce elogiandosi a vicenda su
quello che stava accadendo fra di loro….Mi avvicinai con le gambe che
iniziarono a tremare come se avessi capito che avrei visto qualcosa che
mi avrebbe fatto stare male….Spinsi lievemente la porta guardando
all’interno…E in quel momento vidi
mia madre completamente nuda
sul corpo altrettanto
nudo di mio zio Andrew..Lo stesso col quale
l’avevo vista scambiarsi un bacio circa tre mesi prima…Rimasi
come una statua ad osservarli…Le gambe mi tremavano, i miei occhi
erano cosi spalancati che per qualche miracolo non mi stavano schizzando
fuori dalle orbite…Mia madre e mio zio erano cosi’ presi dalle
porcate che stavano facendo sotto i miei occhi, che nemmeno si accorsero
della mia presenza…..Li osservai per diverso tempo…quello che
bastava per capire che cosa stessero
facendo…le stesse cose che avevo visto fare in televisione da perfetti
sconosciuti in programmi
televisivi che mio padre mi aveva fatto vedere diverse volte nel cuore
della notte….Solo che quel giorno stavo assistendo allo show piu’
erotico dal vivo e la protagonista era la mia stessa madre…Nemmeno
l’attenzione di non fare simili cose in casa nostra e solo dopo dieci
minuti che io e mio padre eravamo usciti di casa….Suppongo che mia
madre e mio zio avessero avuto
voglia di intense emozioni per arrivare ad una simile
imprudenza….Un’imprudenza di cui pagai pero’ io le
conseguenze…Mentre continuavo a vedere mia madre su mio zio mentre si
concedevano l’uno all’altra con
totale liberta’, i
miei occhi si riempirono di lacrime..Sentivo gli occhi gonfi e la
grande voglia di sfociare in
un pianto dirotto, ma l’idea di dover ricevere schiaffi e botte per
non aver ancora una volta bussato alla porta
mi impedi’ di fare il
minimo rumore…Mi allontanai dalla stanza percorrendo il corridoio a
passo lento e
silenzioso….Andai nel soggiorno alla ricerca del portafogli di
mio padre trovandolo sul
tavolo..Lasciai l’appartamento scendendo le scale con la lentezza e la
depressione di chi sta andando a farsi crocifiggere…Raggiunsi mio
padre consegnandogli il
portafogli senza pronunciare parola…Lui si limito’ a guardarmi
pronunciando un : "ce
ne hai messo di tempo!!Pensavo ti fossi perso nelle scale!"
Proseguimmo
il pomeriggio andando a comprare regali di Natale fra cui anche
qualcosa per mio zio Andrew.
“
Che dici Donald, piacera’ a tuo zio?”
Ecco
la domanda che mio padre mi fece a bruciapelo..Rimasi a fissare la
maglietta che lui mi stava indicando …Non poteva immaginare che in
quel preciso istante mio zio, nonche’ il suo amato fratello, si stava
scopando la moglie. Cercai di rispondere
a quella domanda, ma qualcosa mi impedi’
di parlare….Mi limitai ad annuire….E continuai a non parlare per
tutto il pomeriggio…..Il suono della mia voce non
fu piu’ potuto sentire da nessuno ne’ quel giorno, ne’ per
tutti i giorni seguenti per circa quattro mesi perche’ persi la parola
per lo shock di quello che avevo visto. Mia madre e mio padre non seppero
mai il motivo della perdita della mia parola….Non parlai con nessuno
mai di quello che avevo visto, non lo dissi nemmeno alla psicologa che
mi accollarono dopo
essersi resi conto che dentro
di me doveva essere accaduto un grave problema.Le mie sedute con la psicologa
si limitavano ad ascoltare lei perche’ lei aveva ben poco di
sentire da me….L’unica cosa positiva erano le carezze sul viso che
quella perfetta sconosciuta mi
faceva per cercare di tranquillizzarmi e di farmi sbloccare tornando a
parlare…Aveva capito che doveva essermi accaduto qualcosa di grave, ma
nemmeno quando lentamente recuperai la parola,riuscii a raccontarle
tutto. Il terrore di avere botte
da mia madre e mio zio mi impedirono di raccontarlo anche
a quella psicologa che aveva cercato di fare l’impossibile per
farmi parlare…..Sapevo che se avessi parlato, lei avrebbe
riferito a mia madre il motivo per cui non riuscivo piu’ a
pronunciare parola….Quel terrore li’ e la paura che mio padre
arrivasse a conoscenza di una simile cosa, mi
fecero continuare a
tenere chiuso dentro di me
quel terribile segreto che mi portai avanti per tutti gli anni dopo e
che non rivelai mai a
nessuno nemmeno nel corso
della mia vita.
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