- IL DIARIO DI DONALD -

( Ex conquilino di Zip ed ex fidanzato di Melissa Cooper)

 

IL DIFFICILE RITORNO A SCUOLA

 

Il recupero della mia parola fu un processo molto  lungo e paziente…..I miei genitori non seppero mai il motivo per cui non riuscii piu’  a pronunciare una sola sillaba….Non riuscii piu’ nemmeno a guardare mia madre negli  occhi..Avevo sempre l’immagine di lei e mio zio in quella stanza  mentre si concedevano alle spalle di mio padre…La dottoressa  Denise  fu l’unica che riusci’ in qualche modo a scalfire la mia corazza….mi sembra di sentire  ancora il calore della sua mano mentre cercava di farmi tornare a non avere paura di parlare..forse l’unica  mano che riuscii a sentire su di me affettuosamente in quell’eta’…Ebbi naturalmente anche difficolta’ a  tornare a scuola e a riprendere gli studi…Cercai di rimettermi a studiare , ma la voglia era quasi nulla  e l’apatia stava prendendo su di me sempre di piu’ il sopravvento.Ricordo giornate e giornate intere aperte sulla stessa pagina del libro..la mia mano che impugnava la penna giocherellandoci senza  pero’ avere nessuna intenzione di  scrivere….Se poi si mettevano anche le voci  e le grida dei miei genitori che puntualmente litigavano per qualsiasi cavolata, recuperare  i quattro mesi persi a scuola divento’ sempre piu’ difficile.Fortuna che il mio carattere mi aiuto’ a trovare la  forza di reinserirmi a scuola e allo studio anche se la scuola la detestavo.Dovetti  soprattutto continuare a reagire perche’ mi ritrovai a far fronte ai comportamenti sempre piu’ violenti di mio padre che doveva aver iniziato a capire i tradimenti di mia madre…Iniziai a vederlo tornare a casa sempre piu’ spesso alterato sotto effetto dell’alcol, perche’ inizio’ a prendere  l’abitudine di  fermarsi dopo il lavoro al bar con gli amici per affogare  i suoi dispiaceri e pensieri  in quel modo….Quante volte torno’ a casa in pessimo stato…quante volte dovetti subire i suoi alteramenti soprattutto perche’ mia madre ben si guardava dal non farsi trovare a casa nel sapere che mio padre sarebbe tornato a casa sempre ubriaco…..Entrava in casa  sbattendo la porta iniziando a gridare ancora prima di essersi tolto la giacca.La sua prima meta era la cucina, per la precisione il frigorifero o il mobile degli alcolici che giorno dopo giorno diventava sempre piu’ fornito..Mi chiedeva dove fosse mia madre come se io avessi dovuto sapere  dove ca**o era andata a  passare il tempo con mio zio o chi altri al suo posto….E non appena io gli rispondevo dicendo che non lo sapevo, lui iniziava ad urlare come un pazzo prendendo la bottiglia e  iniziando a bere come una spugna sotto i miei occhi.Restavo impalato a fissarlo senza nemmeno rendermi conto che piu’ continuavo a restare li’ e piu’ lui si alterava innervosito….Non ricordo quante botte  mi dava ogni volta, ricordo solo il dolore  e i segni dei lividi che sempre piu’ spesso apparivano sul mio corpo..Quante volte mia madre rincasava trovando mio padre inferocito su di me,eppure lei che ca** faceva? Si limitava  a gridare contro di lui per ricordargli che l’effetto dell’alcol non gli faceva bene e che era stanca di vederlo sempre ubriaco..Lei stanca!! E io?? Che ca**o dovevo dire io che ero ormai diventato il suo capro espiatorio per sfogare il suo malumore per colpa di lei e dei suoi tradimenti???Che ca**o importava a mia madre  se vedeva  suo figlio venire riempito di botte dalla mattina alla sera per qualsiasi motivo?Nemmeno mio fratello veniva picchiato come me…lui era piu’ furbo, si chiudeva in camera e non si faceva vedere mai in giro…..avrei dovuto fare anche io come lui, ma io coglio*e testardo com’ero, continuavo  ad avvicinarmi a lui forse con la stupida speranza di poterlo calmare in qualche modo….Magari vedendo i miei occhi tristi…Invece il ca**o!! Se ne sbatteva altamente dei miei occhi tristi e sofferenti, continuava a parlare di quanto poco di buono fosse mia madre…

“Tua madre mi tradisce, lo sai Donald? Tu scommetto che lo sapevi ancora prima di me e non mi hai mai detto niente!”

Ecco la solita frase che lui mi ripeteva in continuazione ogni volta che non la trovava in casa….Seguivano  botte su di me fino a quando un giorno per evitare di finire contro un mobile, rotolai sul pavimento dove mi scheggiai un dente per il colpo sul marmo….Non ne parliamo poi delle urla di mia madre non appena seppe che avrebbe dovuto sborsare i soldi per il dentista per farmi ricostruire il pezzo di dente che si era rovinato…Questo però  fu niente di quello che mi accadde diverso tempo dopo e che mi fece finire  in ospedale.....

 

  Indietro