IL
DIFFICILE RITORNO A SCUOLA
Il
recupero della mia parola fu un processo molto
lungo e paziente…..I miei genitori non seppero mai il motivo
per cui non riuscii piu’ a
pronunciare una sola sillaba….Non riuscii piu’ nemmeno a guardare mia madre negli occhi..Avevo
sempre l’immagine di lei e mio zio in quella stanza
mentre si concedevano alle spalle di mio padre…La dottoressa
Denise fu l’unica
che riusci’ in qualche modo a scalfire la mia corazza….mi sembra di
sentire ancora il calore
della sua mano mentre cercava di farmi tornare a non avere paura di
parlare..forse l’unica mano
che riuscii a sentire su di me affettuosamente in quell’eta’…Ebbi
naturalmente anche difficolta’ a tornare
a scuola e a riprendere gli studi…Cercai di rimettermi a studiare , ma
la voglia era quasi nulla e
l’apatia stava prendendo su di me sempre di piu’ il sopravvento.Ricordo
giornate e giornate intere aperte sulla stessa pagina del libro..la mia
mano che impugnava la penna giocherellandoci senza
pero’ avere nessuna intenzione di
scrivere….Se poi si mettevano anche le voci
e le grida dei miei genitori che puntualmente litigavano per
qualsiasi cavolata, recuperare i
quattro mesi persi a scuola divento’ sempre piu’ difficile.Fortuna
che il mio carattere mi aiuto’ a trovare la
forza di reinserirmi a scuola e allo studio anche se la scuola la
detestavo.Dovetti soprattutto
continuare a reagire perche’ mi ritrovai a far fronte ai comportamenti
sempre piu’ violenti di mio padre che doveva aver iniziato a capire i
tradimenti di mia madre…Iniziai a vederlo tornare a casa sempre piu’
spesso alterato sotto effetto dell’alcol, perche’ inizio’ a
prendere l’abitudine di
fermarsi dopo il lavoro al bar con gli amici per affogare
i suoi dispiaceri e pensieri
in quel modo….Quante volte torno’ a casa in pessimo
stato…quante volte dovetti subire i suoi alteramenti soprattutto
perche’ mia madre ben si guardava dal non farsi trovare a casa nel
sapere che mio padre sarebbe tornato a casa sempre ubriaco…..Entrava
in casa sbattendo la porta
iniziando a gridare ancora prima di essersi tolto la giacca.La sua prima
meta era la cucina, per la precisione il frigorifero o il mobile degli
alcolici che giorno dopo giorno diventava sempre piu’ fornito..Mi
chiedeva dove fosse mia madre come se io avessi dovuto sapere
dove ca**o era andata a passare
il tempo con mio zio o chi altri al suo posto….E non appena io gli
rispondevo dicendo che non lo sapevo, lui iniziava ad urlare come un
pazzo prendendo la bottiglia e iniziando
a bere come una spugna sotto i miei occhi.Restavo impalato a fissarlo
senza nemmeno rendermi conto che piu’ continuavo a restare li’ e
piu’ lui si alterava innervosito….Non ricordo quante botte
mi dava ogni volta, ricordo solo il dolore
e i segni dei lividi che sempre piu’ spesso apparivano sul mio
corpo..Quante volte mia madre rincasava trovando mio padre inferocito su
di me,eppure lei che ca** faceva? Si limitava
a gridare contro di lui per ricordargli che l’effetto
dell’alcol non gli faceva bene e che era stanca di vederlo sempre
ubriaco..Lei stanca!! E io?? Che ca**o dovevo dire io che ero ormai
diventato il suo capro espiatorio per sfogare il suo malumore per colpa
di lei e dei suoi tradimenti???Che ca**o importava a mia madre
se vedeva suo figlio
venire riempito di botte dalla mattina alla sera per qualsiasi
motivo?Nemmeno mio fratello veniva picchiato come me…lui era piu’
furbo, si chiudeva in camera e non si faceva vedere mai in giro…..avrei
dovuto fare anche io come lui, ma io coglio*e
testardo com’ero, continuavo ad
avvicinarmi a lui forse con la stupida speranza di poterlo calmare in
qualche modo….Magari vedendo i miei occhi tristi…Invece il ca**o!!
Se ne sbatteva altamente dei miei occhi tristi e sofferenti, continuava
a parlare di quanto poco di buono fosse mia madre…
“Tua
madre mi tradisce, lo sai Donald? Tu scommetto che lo sapevi ancora
prima di me e non mi hai mai detto niente!”
Ecco
la solita frase che lui mi ripeteva in continuazione ogni volta che non
la trovava in casa….Seguivano botte
su di me fino a quando un giorno per evitare di finire contro un mobile, rotolai
sul pavimento dove mi scheggiai un dente per il colpo sul marmo….Non
ne parliamo poi delle urla di mia madre non appena seppe che avrebbe
dovuto sborsare i soldi per il dentista per farmi ricostruire il pezzo
di dente che si era rovinato…Questo però fu niente di quello
che mi accadde diverso tempo dopo e che mi fece finire in
ospedale.....
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