LA MIA DEGENZA
IN OSPEDALE
Chi
avrebbe mai detto che ad otto anni sarei finito in ospedale in
seguito ad una spinta provocata da mio padre dopo una furiosa lite fra
lui e mia madre? Non ci credetti nemmeno io nello stesso momento in cui
mio padre mi spinse con violenza
verso il bagno
facendomi finire con la testa in un catino pieno di acido muriatico
puro….Un catino che mia madre stava preparando per fare non so
quali ca**o di pulizie
domestiche…Di quel momento ricordo solo
il mio grido quando i
miei occhi vennero a contatto con l’acido e il bruciore che mi
assali’ al punto di farmi impazzire….Rimasi sul pavimento
divincolandomi e sfregandomi
gli occhi con tale ferocia come se con quel gesto avessi potuto togliermi
il bruciore….Mia madre accorse
sollevandomi di peso con le braccia…Non riuscii ad aprire gli occhi,
sentivo solo mia madre che gridava inveendo contro mio padre…Poco
tempo dopo sopraggiunsero
dei medici che mi trasportarono con urgenza in ospedale….Non ricordo
molto di quei momenti se non la voce di qualche infermiere che durante
il percorso in ambulanza cercava di tranquillizzarmi dicendomi: “ non
ti preoccupare, ora ti portiamo in ospedale e tutto passa…Dai Donald.....sei bravo e forte….”
Poi
non ricordo piu’ nulla, forse persi i sensi,forse mi addormentarono
loro in qualche modo…So solo che mi svegliai in un letto d’ospedale
con delle bende sugli occhi…Solo qualche
giorno dopo mi dissero che avevo rischiato di perdere la vista…Rimasi
in quella stanza d’ospedale al buio per non so quanto tempo, poi un
giorno finalmente mi tolsero le bende e riuscii a rivedere la luce del
sole….Mi sembrava di essere tornato da un viaggio
al piu’ totale buio…..Al mio risveglio non trovai i miei...Figuriamoci se potevano essere presenti in un momento simile….Accanto
al mio letto invece trovai un’infermiera e una bambina di nome Cindy e
che non avevo mai visto prima d’allora…Poi seppi da quell’infermiera
che era una bambina in degenza in quel reparto che mi aveva visto nel
letto di quella stanza e che ogni giorno passava vicino al mio letto per
vedere se mi avevano tolto le bende…Si era interessata a me senza
nemmeno avermi mai visto prima…Diventammo amici in poco tempo dopo il
mio risveglio e dopo che recuperai la vista..Era una bambina
molto dolce che con la sua allegria riuscii a farmi tornare la
voglia di tornare a sorridere. Stavo cosi’ bene in ospedale....Lì si
che avevo trovato un vero calore
sia da parte del personale medico che di Cindy…Col passare dei giorni
divenni quasi la mascot del reparto..Mi conoscevano tutti gli
infermieri, tutti i medici e tutti i degenti di quel reparto…Mi
chiamavano tutti, mi invitavano a guardare la televisione con
loro, mi facevano sentire
importante…Mi prendevano in braccio.....non mi ero mai sentito cosi’ prima d’allora….Iniziai
a non desiderare di voler uscire da li’….Ma
giunse il giorno
della mia uscita dall’ospedale…Ricordo le
mie lacrime nel dover dire addio a tutti quelli che si erano
presi cura di me e la mia sofferenza nel rimettere piede in casa dove
tornai ad assistere ai
soliti litigi fra i miei che non seppero altro che
dirmi che se ero finito in ospedale era solo colpa mia per non
aver mai imparato a non farmi trovare in mezzo durante le loro
chiacchierate. Chiacchierate, certo ! Loro le chiamavano cosi’ le loro
battaglie verbali e fisiche…Battaglie che continuai a vedere avanti
nei giorni seguenti ininterrottamente…..
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