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TOMB RAIDER

YAMAYAI E LA REGINA HIMIKO (1989)

 

Lara: ~ Avevo 21 anni e avevo appena conseguito la mia laurea in archeologia.

PR: ~ Samantha Nishimura era tua compagna di studi?

Lara: ~ Sam studiava cinematografia mentre io studiavo archeologia alla University College

Lara: ~ Un vecchio amico della famiglia Croft, il capitano Conrad Roth, stava per iniziare una spedizione archeologica sulla sua nave, la Endurance.

PR: ~ Avevi già viaggiato prima con il capitano Roth?

Lara: ~ Sì, nel 1987 scalammo insieme lo Snowdon, il monte più alto del Galles, alla ricerca della mitica tomba del gigante Rhita Gawr, ucciso, almeno secondo le leggende, proprio su quella montagna da Re Artù. In quell’occasione, Conrad mi insegnò a non tornare mai indietro, nemmeno nelle situazioni più pericolose. “Sempre avanti”. Sempre avanti... Conrad è stato per molti anni nei marines, era un uomo d’azione e un grande avventuriero. Accompagnò spesso mio padre in molte avventure, e quando lui morì in Cambogia, Roth fu per me come un padre adottivo. Ma purtroppo su quell’isola maledetta persi anche lui. Sacrificò la sua vita per salvarmi da un attacco dei Solarii... e per questo non lo ringrazierò mai abbastanza...

Lara: ~ Lo convinsi a partire alla ricerca del regno perduto di Yamatai, un leggendario reame situato in Giappone, terra natale della leggendaria Himiko, Regina sciamana del Sole.

 

PR: ~ C

Lara: ~ Io, però, avevo idee diverse da quelle dei membri della spedizione archeologica: a mio parere, i libri che parlavano di Yamatai si sbagliavano sulla sua ubicazione. Non aveva alcun senso seguire piste già battute da gente che Yamatai non l’aveva mai trovata. Non sapevo se mi avessero dato retta, ma proposi di puntare a est e non a ovest, là dove nessuno credeva che il regno si trovasse.

Proseguendo a est, saremmo entrati nel Triangolo del  Drago, una specie di “Triangolo delle Bermuda” giapponese. La leggenda vuole che la regina Himiko potesse scatenare tempeste, e spesso i miti reinterpretano verità storiche! Ero fermamente convinta che Yamatai si trovasse proprio nel Triangolo, e riuscii a convincere Conrad.

Lara: ~ Ma verso le ore 23 del ventiduesimo giorno di spedizione, la nave, che era entrata nel Triangolo da pochi minuti, si trovò nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta. La Endurance venne spezzata in due dalla forza delle onde, e tutti noi ci ritrovammo spiaggiati sulle coste di una misteriosa isola, abitata da uomini violenti e primitivi appartenenti a una setta di adoratori di Himiko, i Solarii.

PR: ~ Come sei riuscita a salvarti dall’isola di Yamatai?

Lara: ~ Fu una lunga e dolorosa sfida alla sopravvivenza... l’isola era perennemente circondata dal mare tempestoso, che rendeva impossibile qualunque tentativo di fuga dall’isola. Ma mentre viaggiavo sull’isola trovai, in una camera segreta, la lettera di un samurai: diceva che la regina Himiko, per preservarsi dalla morte, trasferì la sua anima nel corpo della sua ancella preferita, ma quando questa, per colpa della distrazione del samurai, si uccise per non sottostare a questo compito, l’anima di Himiko si trovò intrappolata nel cadavere della sua ospite. Era la sua rabbia a provocare le tempeste. Dopo un’ardua lotta con il capo dei Solarii sulla loro “ziggurat” sacrificale, pugnalai il cadavere dell’ancella e liberai lo spirito di Himiko. In quello stesso momento, le nuvole iniziarono a diradarsi e le tempeste cessarono. Io e i miei compagni ancora vivi riuscimmo finalmente a scappare dall’isola.

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