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Lara:
~ Chi avrebbe mai detto che una giovane
e nobile donna non avesse voluto vivere partecipando a feste sfarzose
all’insegna dell’eleganza e della cultura? Sicuramente non io, Lara, che
non perdevo occasione quando venivo a conoscenza di qualsiasi notizia
che incuriosisse il mio avido desiderio di imparare....
Fu così che venni a conoscenza dell’esistenza di un prezioso pugnale
che, se fosse caduto nelle mani sbagliate, avrebbe causato chissà quali
disastri... Forse dovrei spiegare il potere di questo pugnale per far
capire meglio... Una leggenda cinese diceva che colui che si sarebbe
conficcato il pugnale di Xian nel cuore, avrebbe non solo acquisito il
potere del Drago, ma sarebbe diventato invincibile conquistando tutte le
terre... Si narrava anche che
durante una conquista, i monaci guerrieri del Tibet, conoscendo questa
storia, avessero estratto il pugnale dal petto del drago rendendo lui e
l’esercito un ammasso di polvere... I monaci, per paura che qualcuno
entrasse in possesso di questo enorme potere, decisero di custodire il
pugnale nella propria “casa”, ovvero nella Grande Muraglia Cinese.... Ero piuttosto arrabbiata quando mi diedero la notizia, visto che
stavo imparando un colpo di arte marziale col mio maestro di kung-fu...
Inutile dire che non appena seppi che altre persone erano alla ricerca
di questo pugnale, partii per arrivare all’arma dal grande potere prima
di loro... E fortunatamente, riuscii anche in quest’impresa....Andai a
Venezia a causa di una setta di mafiosi veneziani capeggiati da Marco
Bartoli che voleva impossessarsi del pugnale.. Devo dire che durante
questa avventura mi sono fatta delle lunghe passeggiate subacquee, tra
cui alcune anche nel relitto della “Maria Doria”.... Feci anche una
visitina ai monaci in Tibet.. Erano uomini piuttosto guardinghi: non
appena puntavo loro una pistola, gridavano come galli in preda ad una
crisi isterica. Fortunatamente non ho avuto motivo di dover sparare ad
uno di loro, e anzi, in diverse occasioni mi sono stati utili per far
fronte a uomini pericolosi che avrebbero voluto uccidermi.... E così ci
avviciniamo alla fine di questo viaggio che ho affrontato indossando i
miei amatissimi short, nonostante il freddo incontrato nel palazzo di
ghiaccio... Ma la più dura battaglia è stata quella contro il drago
finale... Che sudata, ragazzi! Alla fine ce l’ ho fatta, e ho estratto
il pugnale dal suo petto! Inutile anche il tentativo dei suoi scagnozzi, che irruppero in casa
mia con l’obiettivo di rubarmi l’amata daga... Ma io li accolsi a debita
maniera a suon di pallottole! A pensarci bene... anche questa è stata
una passeggiata.....
PR:
~ Cosa ti
ha colpito di più dei luoghi che hai visitato in questa avventura? Lara:
~ Vi dirò che mi sono divertita
soprattutto a girovagare per Venezia. Mi sono piaciuti i piatti
all’italiana nei suoi storici canali! Non che avessi avuto l’onore di
poterne mangiare uno, perché andavo di fretta, ma gli odorini che
sentivo provenire da qualche localetto e lungo alcune stradine un po’
più lontane dai canali deliziavano i miei sensi, mi avevano dato
un’ottima sensazione... Peccato di non essere riuscita ad assaggiare
nulla del cibo italiano per mancanza di tempo, ma conto di farlo al più
presto... Magari non
dovendo correre dietro a qualche killer o animaletto indesiderato, ma
sicuramente facendolo indossando i miei comodissimi pantaloncini
corti...
PR:
~ Cosa ti
viene in mente pensando a Marco Bartoli? Lara:
~ Quel mafioso veneziano... era un
povero esaltato che credeva di diventare immortale conficcandosi un
pugnale nel cuore... Pace all’anima sua, ma dev’essere proprio da
stupidi conficcarsi un colpo mortale nel petto pensando di vivere per
l’eternità nelle sembianze di un orrendo drago sputafuoco. Ma non mi
sorprendono più certi pazzi, ne ho visti talmente tanti nella mia vita
che quasi non ci faccio più caso.
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