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TOMB RAIDER II

IL PUGNALE DI XIAN (1997)

 

Lara: ~ Chi avrebbe mai detto che una giovane e nobile donna non avesse voluto vivere partecipando a feste sfarzose all’insegna dell’eleganza e della cultura? Sicuramente non io, Lara, che non perdevo occasione quando venivo a conoscenza di qualsiasi notizia che incuriosisse il mio avido desiderio di imparare....

Fu così che venni a conoscenza dell’esistenza di un prezioso pugnale che, se fosse caduto nelle mani sbagliate, avrebbe causato chissà quali disastri... Forse dovrei spiegare il potere di questo pugnale per far capire meglio... Una leggenda cinese diceva che colui che si sarebbe conficcato il pugnale di Xian nel cuore, avrebbe non solo acquisito il potere del Drago, ma sarebbe diventato invincibile conquistando tutte le terre... Si narrava anche che durante una conquista, i monaci guerrieri del Tibet, conoscendo questa storia, avessero estratto il pugnale dal petto del drago rendendo lui e l’esercito un ammasso di polvere... I monaci, per paura che qualcuno entrasse in possesso di questo enorme potere, decisero di custodire il pugnale nella propria “casa”, ovvero nella Grande Muraglia Cinese....

Ero piuttosto arrabbiata quando mi diedero la notizia, visto che stavo imparando un colpo di arte marziale col mio maestro di kung-fu... Inutile dire che non appena seppi che altre persone erano alla ricerca di questo pugnale, partii per arrivare all’arma dal grande potere prima di loro... E fortunatamente, riuscii anche in quest’impresa....Andai a Venezia a causa di una setta di mafiosi veneziani capeggiati da Marco Bartoli che voleva impossessarsi del pugnale.. Devo dire che durante questa avventura mi sono fatta delle lunghe passeggiate subacquee, tra cui alcune anche nel relitto della “Maria Doria”.... Feci anche una visitina ai monaci in Tibet.. Erano uomini piuttosto guardinghi: non appena puntavo loro una pistola, gridavano come galli in preda ad una crisi isterica. Fortunatamente non ho avuto motivo di dover sparare ad uno di loro, e anzi, in diverse occasioni mi sono stati utili per far fronte a uomini pericolosi che avrebbero voluto uccidermi.... E così ci avviciniamo alla fine di questo viaggio che ho affrontato indossando i miei amatissimi short, nonostante il freddo incontrato nel palazzo di ghiaccio... Ma la più dura battaglia è stata quella contro il drago finale... Che sudata, ragazzi! Alla fine ce l’ ho fatta, e ho estratto il pugnale dal suo petto!

Inutile anche il tentativo dei suoi scagnozzi, che irruppero in casa mia con l’obiettivo di rubarmi l’amata daga... Ma io li accolsi a debita maniera a suon di pallottole! A pensarci bene... anche questa è stata una passeggiata.....

PR: ~ Cosa ti ha colpito di più dei luoghi che hai visitato in questa avventura?

Lara: ~ Vi dirò che mi sono divertita soprattutto a girovagare per Venezia. Mi sono piaciuti i piatti all’italiana nei suoi storici canali! Non che avessi avuto l’onore di poterne mangiare uno, perché andavo di fretta, ma gli odorini che sentivo provenire da qualche localetto e lungo alcune stradine un po’ più lontane dai canali deliziavano i miei sensi, mi avevano dato un’ottima sensazione... Peccato di non essere riuscita ad assaggiare nulla del cibo italiano per mancanza di tempo, ma conto di farlo al più presto... Magari  non dovendo correre dietro a qualche killer o animaletto indesiderato, ma sicuramente facendolo indossando i miei comodissimi pantaloncini corti...

PR: ~ Cosa ti viene in mente pensando a Marco Bartoli?

Lara: ~ Quel mafioso veneziano... era un povero esaltato che credeva di diventare immortale conficcandosi un pugnale nel cuore... Pace all’anima sua, ma dev’essere proprio da stupidi conficcarsi un colpo mortale nel petto pensando di vivere per l’eternità nelle sembianze di un orrendo drago sputafuoco. Ma non mi sorprendono più certi pazzi, ne ho visti talmente tanti nella mia vita che quasi non ci faccio più caso.

 

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