CAP: 13
E così andai a vivere da Zip.
Ricordo che quel giorno arrivai a casa di Zip con
un numero indefinito di borsoni e scatoloni, infatti Zip guardò tutta
quella roba con uno sguardo sconvolto.
“Che hai da fare quella faccia?”
Chiesi a lui.
“Nulla...Nulla...Dai ti aiuto...”
Disse ancora un po’ incerto.
Mentre entravo nella porta del condominio un
ragazzo con in mano un mazzo di fiori mi si presentò davanti.
“Ciao!! Tu sei la famosa Marika vero? Io sono
Michael! Il tuo nuovo vicino di casa!”
Quella non era la prima volta che vedevo Michael,
l’avevo visto già una volta quando ero venuta a casa di Zip, ma
l’avevo semplicemente incrociato...
“Wow che accoglienza!! Grazie Michael sarà un
piacere avere un vicino di casa come te!”
Presi i fiori e gli sorrisi, Zip arrivò da noi.
“Marika! Vedo che hai fatto conoscenza con
Michael! A volte dice troppe scemenze, ma sotto sotto è un bravo
ragazzo!”
Disse Zip dando una gomitata amichevole a Michael.
“Hey Hey qui se c’è uno che dice scemenze sei
tu!”
I due scoppiarono a ridere, io me ne stavo li a
osservare quel quadretto amichevole sorridendo, con in mando il mio
mazzo di rose e margherite.
“Dai se volete vi aiuto a sistemare la roba!”
Disse Michael, infatti ci aiutò a sistemare un
po’ la casa....
Io me ne stavo in camera da letto a sistemare i
miei vestiti nell’armadio, avevo chiesto a Zip il permesso di spostare
i suoi vestiti per fare posto ai miei e lui mi aveva lasciato il
consenso.
L’armadio aveva 4 ante, 2 ante per uno, pensai...
Zip entrò in camera e io mi voltai.
“Ho sistemato un po’, ho fatto posto alle mie
cose e ai vestiti...”
“E i miei vestiti dove sono finiti?!”
Chiese Zip come se qualcuno gli avesse rubato il
portatile.
“Li ho messi in due ante! Hai detto tu che
facevamo due ante per uno!”
Zip fissò prima l’armadio e poi me con aria
perplessa...
“Sai che sei un po’ disordinatello... “
Dissi a Zip con una nota di ironia...
“Io non sono disordinato!! Ma scusa Marika non
puoi riempire due ante dell’armadio! Per riempire un anta
di....Di...”
Zip fissò un anta dell’armadio quasi con aria
schifata indicandola con una mano.
“Roba da matti...”
Disse Zip scuotendo la testa.
“Ma che cos’hai adesso? Avevamo deciso tutto
prima e adesso ti lamenti?!?”
Zip è molto strano, cambia idea ogni 5 minuti...
“Ok Ok ma vedi di non invadere anche la mia
parte!”
Disse Zip uscendo dalla stanza un po’ seccato.
Quella sera quando tutto fu ordinato e al proprio
posto ci trovammo io e Zip in casa da soli...
Era una sensazione strana, insolita, in quegli
istanti mi sentivo osservata.
Mi avvicinai a Zip lentamente e appoggiai una mano
sul suo braccio.
“Visto che c’è stato tutto? E tu che ti
lamentavi...”
Dissi sorridendo a Zip, lui si voltò verso di me
con uno sguardo ancora un po’ cupo, ma poi si trasformò in
un’espressione radiosa...
“Hai ragione Marika, scusa per prima, ma vedi
sono abituato a stare solo e mi sono lasciato un po’ andare
scusa...”
Mi baciò sulla fronte e ci abbracciammo.
Che istanti, i primi istanti della nostra vita
insieme.
“Sei felice?”
Mi chiese lui...
“Certo che lo sono Zip! E tu?”
“Marika, iniziare un nuovo capitolo della mia
vita così importante con te mi rende veramente felice!”
Ci fissammo negli occhi e i nostri visi si
avvicinarono.
Ci trovammo coinvolti in un intenso bacio, che
sarebbe anche volentieri continuato se qualcuno non sarebbe
intervenuto...
La porta di casa si aprì e Michael entrò con
tanto di bottiglia di champagne in mano.
“Heilà allora come stanno i due piccioncini?”
Disse Michael allegramente, io mi allontanai dal
viso di Zip abbassando lo sguardo...
Bene...Almeno
fino ad un secondo fa pensai...
Poi Michael fece una faccia dispiaciuta e ci guardò.
“Oh...Scusatemi ragazzi! Vi ho forse
interrotti?!”
“NOOOO Michael!! Entra pure quando vuoi e mi
raccomando non suonare il campanello altrimenti provocheresti troppo
casino in casa! Io non so perché li hanno inventati i campanelli! Tanto
ognuno entra ed esce quando vuole...”
Disse Zip con tono seccato ma ironico osservando
Michael con aria di rimprovero....
“Scusatemi veramente....Allora io avevo pensato a
una bella cenetta tra noi!! Cosa ne pensate?”
Alla fine cenammo insieme, Michael aveva cucinato
dell’ottimo pesce e quella sera mi diverti molto con loro due, Michael
è un chiacchierone e quella sera si mise a raccontare “vita, morte e miracoli” della sua vita.
Zip ascoltava e ogni tanto faceva battutine
ironiche su quello che Michael raccontava.
Mi divertì come una pazza quella sera!!
“E ora se permettete vorrei fare un brindisi a
voi due!”
Disse Michael riempiendo i nostri bicchieri con lo
champagne che aveva portato.
“A voi e alla vostra storia! Spero possa durare
per sempre!”
Disse Michael sorridendo e insieme brindammo...
A mezzanotte Michael finalmente usci di casa.
Mentre sistemavo le ultime cose in cucina sentivo
una sensazione strana.
Mi sentivo più matura, mi sentivo una “donna di
casa”.
Finì di sistemare tutto e andai in salotto dove
Zip era spaparanzato sul divano a guardare la TV.
“Non sei stanco?”
Gli chiesi sorridendo.
“Tantissimo Marika, infatti credo che sarebbe
anche ora di andare a letto...”
Zip spense la TV e si alzò dal divano, mi sorrise
andò in camera.
Diedi un ultima occhiata alla casa per vedere se
c’era tutto in ordine, io sono maniaca dell’ordine.
Quando andai in camera Zip era già sdraiato a
letto con le braccia incrociate dietro la testa.
Era settembre e faceva ancora caldo, mi avvicinai
alle finestre per socchiuderle un po’ in modo che passasse almeno un
po’ di aria in camera.
In quel preciso istante mi ricordai che avevo un
lavoro importante da fare entro il giorno dopo al portatile.
Quindi presi il portatile e mi andai a sedere sul
letto con le gambe incrociate, misi gli occhiali da vista che
solitamente metto quando sto tanto al pc e spensi la luce tenendo accesa
solo la abatjour sul mio
comodino.
Mentre digitavo sul portatile sentì Zip alzarsi e
osservare quello che stavo facendo al portatile.
“Ti metti a lavorare ora?”
Mi chiese aggrottando il sopracciglio.
“Eh si...Mi sono proprio dimenticata che dovevo
portare questo lavoro per domani in ufficio, ma finisco subito Zip”
Dissi sorridendo, lui fece altrettanto guardandomi
dritto negli occhi mentre chiudeva il mio portatile.
“Tu sei completamente pazza, sai?”
Mi disse quasi ridendo, quindi prese il portatile
dalle mani e lo spostò sul comodino.
“Zip! Se non porto quel lavoro domani Mike mi
ammazza!”
Zip mi fece zittire appoggiando un dito sulle mie
labbra.
“Mike si può arrangiare! Questa sera è la
nostra prima sera da conviventi e tu ti metti a lavorare al portatile?!
Non esiste!”
Infatti non è esistito...
Come ho già detto Zip è un ragazzo molto
persuasivo, lascio a voi lettori immaginare il seguito....
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