- IL DIARIO DI MARIKA SMITH -

( Ex fidanzata di Zip)

 

Cap. 14

Tutto faceva prospettare a una convivenza tutt’altro che tranquilla.

La prima domenica mi dedicai a mettere in ordine la casa e fare un po’ di pulizie.

Zip era uscito per una commissione, quindi avevo tutta la tranquillità di fare le pulizie senza nessuno che girava per casa.

Mentre faccio le pulizie amo ascoltare musica, quindi prima di iniziare misi nello stereo un Cd dei System of A Down e successivamente iniziai a fare le pulizie.

Mentre passavo la cera d’api profumata sul pavimento canticchiavo le canzoni del mio gruppo preferito, mentre spolveravo i mobili fischiettavo!

Sembravo una drogata, ma almeno le pulizie risultavano più divertenti!

Dopo un paio d’ore Zip tornò a casa.

“Marika sono tornat....”

Sentì un tonfo, ma che era successo??

Andai all’ingresso quasi di corsa  e appena lo raggiunsi notai Zip per terra che si massaggiava la testa.

“Mio Dio Zip!! “

Mi chinai per controllare se stava bene...

“Tutto ok?”

Chiesi, lui mi guardò in cagnesco dritto negli occhi...

“Tutto ok certo, solo una cosa non va bene, SI PUò SAPERE CHE TI è VENUTO IN MENTE DI METTERE LA CERA SUL PAVIMENTO?? CHE PER DI Più PUZZA IN UNA MARIERA TERRIFICANTE!!! Ma che è?? Cera di carogne d’api?? Chi te la venduta? Un becchino??”

Esclamò Zip visibilmente irritato, io mi rialzai e misi le mani sui fianchi per poi guardarlo con irritazione.

“Senti un po’ bello, mentre tu eri fuori a farti i cavoli tuoi io ero qui a pulire casa! Non mi sembra di aver fatto nulla di sbagliato! Se tu sei stupido e non ti accorgi che ho messo la cera al pavimento non è certo colpa mia! E poi sappi che la cera ha un ottimo profumo e non me l’ha ventura un becchino!”

Fu la mia risposta alla sua esclamazione.

Zip lentamente si rialzò e mi fissò con astio per poi volgere lentamente lo sguardo verso lo stereo.

Sempre guardandomi con passo lento si diresse verso lo stereo e lo spense.

“Questa musica mi da i nervi! Già sono nervoso per la caduta e per quella cera se poi mi metti su anche questa musica da malati di mente do di matto!”

Detto questo si andò a sdraiare sul divano e accese la Playstation.

Non avevo parole.

Silenziosamente continuai a fare le pulizie mantenendo un espressione seria.

Cucinai per il pranzo anche se non avevo molta voglia...

“E’ pronto”

Dissi sempre con aria seria.

Zip si alzò da divano e si sedette a tavola davanti a me.

“E non fare quella faccia, tanto ho ragione....”

A sentire quelle parole alzai lentamente il mio  sguardo gelido su di lui che mangiava i suoi spaghetti con tranquillità.

Fu l’istinto a dirmelo, in quel momento volevo solo far saltare in aria la sua bella testolina...

Ma mi limitai soltanto a prendere la bottiglietta dell’aceto che c’era in tavola e di versarla nel piatto di pasta di Zip, tutto questo mente lo fissavo con aria seria e lui sbalordito mi fissava.

Mi rialzai da tavola con un sorrisino soddisfatto.

“Mangia tutto mi raccomando!! Io vado a farmi un giro!”

Uscì di casa, avevo bisogno di una bella camminata per calmare i nervi.

Quando tornai trovai Zip seduto sul divano con le braccia incrociate che fissava la televisione spenta.

“Sono tornata...Com’era la pasta?”

Dissi ironicamente, lui non rispose...

Io mi avvicinai  accucciandomi davanti a lui...

“Ascolta...Mi sono comportata in modo un po’ infantile...Scusami...”

Dissi prendendo una sua mano, lui mi fissò con uno sguardo innocente come quello di un bambino che ha rotto un vaso prezioso del salotto...

“No, sono stato io a comportarmi male, scusami tu...”

Disse infine, io sorrisi.

“Ok è colpa di entrambe...”

Dissi ridendo, poi mi alzai e dissi a Zip:

“Un piatto di pasta?”

“Si grazie...Possibilmente senza aceto...”

Risi e mi avvicinai a lui per dargli un bacio sulle lebbra...

Le nostre litigate finivano più o meno sempre così, un sorriso, una battuta, un bacio...

Certo non litigavamo sempre, andava a momenti.

Certe volte eravamo coinvolti entrambe da qualcosa di inspiegabile...Come una calamita...

 

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