- IL DIARIO DI MARIKA SMITH -

( Ex fidanzata di Zip)

 

Cap.25

Dopo 3 settimane che io e Zip c’eravamo lasciati, mi ero abituata abbastanza ai miei nuovi ritmi di vita. Anche se avevo dovuto fare amicizia con una brutta cosa: La solitudine.

Quella mattina al lavoro mentre ero seduta a digitare a PC, l’unico rumore che sentivano le mie orecchie era il rumore dei tasti che premevo sulla tastiera nel modo più rapido possibile.

Triste vero? Prima quel rumore era quasi zittito dalle nostre chiacchiere!

“Signorina Marika...”

Mike entrò in ufficio, anche lui era venuto a sapere della notizia e mi aveva consolata anche lui a modo suo...

“Il lavoro va bene? Le serve una mano?”

“Va tutto ok! Grazie mille!”

“No perché sa...E’ un lavoro che dovrebbe fare un altro reparto, ma siccome è abbastanza importante e so che lei è brava in questo tipo di cose ho preferito lasciarlo a lei...Sa signorina credo......”

Mentre Mike parlava, senti un improvviso dolore strano allo stomaco e un leggero senso di nausea...Mi appoggiai con i gomiti alla scrivania appoggiando una mano sulla mia bocca...Chiusi gli occhi pregando che passasse presto...

“Signorina Marika? Si sente bene?”

Non risposi, annuii soltanto con la testa negativamente...

Non stavo bene per niente!

“Ossignore, Vuole qualcosa di caldo?”

Per mia fortuna dopo qualche secondo mi passò tutto...Mi passai una mano fra i capelli,  mentre mi sfiorai la fronte la sentivo calda, probabilmente avevo qualche linea di febbre.

“Ah emn...Non si preoccupi sarà un po’ di influenza...sa con questo tempaccio è facile prendere qualche malanno...”

“Forse è meglio se va a casa a riposarsi un po’...Magari se sta un po’ al caldo...Tanto posso sempre commissionare questo lavoro ad un’altra persona...”

Mi mise una mano sulla spalla, quindi io gli sorrisi e lo ringraziai, quindi usci dall’ufficio e mi incamminai verso la macchina.

Quando finalmente arrivai a casa, vidi Michael in giardino...

“Marika! Come mai a casa ora?”

“Non mi sono sentita molto bene sul lavoro,  Mike ha voluto che tornassi a casa”

Dopo qualche secondo Michael rispose.

“Sei stata ancora male! Marika, è un mese che continui ad avere giramenti di testa e nausea! Quando pensi di andare dal dottore a farti dare qualcosa da prendere? “

Michael è sempre stato così gentile e apprensivo nei miei confronti...

Entrai in casa seguita da lui, non gli avevo nemmeno risposto, era come se volessi negare di stare male, rifiutare quello stato...

“Marika! Porca vacca! Non ti rendi conto che sono preoccupato! Anche Susan lo è! Non è bello sapere che ogni tanto hai questi attacchi...”

Si mise davanti a me mentre stavo appoggiata alla cucina bevendo un bicchiere d’acqua, appena bevvi un sorso, era come se non riuscivo a sopportare il “sapore” dell’acqua in bocca, che sensazione strana! Mandai giù l’acqua a fatica...

“Michael...”

Lo guardai negli occhi.

“Non è nulla di grave...”

Dissi seriamente, Michael mi prese per le spalle.

“Può anche essere che non è nulla di grave...Ma almeno vai a farti visitare...”

Rimasi a guardarlo, poi annui...

“Ok...Andrò a farmi visitare...”

 

Quando Michael usci di casa, decisi di preparare qualcosa da mangiare, anche se una volta seduta a tavola, era come se l’appetito fosse sparito da qualche parte...

Cosa mi stava succedendo??!!

Perché stavo così male? Eppure era già da un po’...Da quando io e Zip stavamo ancora insieme...

Così quel pomeriggio andai dal dottore, anzi dalla dottoressa...Vecchia amica di mamma.

 

“Marika! Oh che piacere vederti! Come stai?”

“Bè fisicamente non molto bene...”

“Dimmi tutto cara...”

Iniziai a raccontare tutti i miei malanni...Mentre parlavo lo sguardo della dottoressa  era sempre più serio, come se avesse già capito tutto, poi mi fece una domanda.

“Marika...Posso chiederti...Se hai un fidanzato?”

Rimasi in silenzio qualche attimo, ancora non capito il senso di quella domanda, porcaccia era proprio così difficile da capire?!?

“No...Almeno...Fino a 3 settimane fa l’avevo...”

Mentre parlavo schioccavo le dita dall’agitazione.

La dottoressa mi sorrise lievemente e dopo altre domande di vario genere, si alzo e si sedette sulla sedia accanto a quella dov’ero seduta io...Mi prese le mani.

“Marika...Dopo quello che mi hai raccontato, da dottoressa, ma anche da donna io posso presupporre solo una cosa...”

Alzai lo sguardo su di lei.

“E’ probabile che tu sia incinta Marika...”

A udire quelle parole, non senti più nessun battito del mio cuore per qualche istante, mi paralizzai, fissai la dottoressa negli occhi per interminabili istanti.

Zip...

“N...No..Non può...Essere...Io...”

Sentii gli occhi ricolmi di lacrime, mi misi le mani sul volto.

“Lo so come ti senti, ed è peggio...Visto che il ragazzo in questione non è più con te da 3 settimane...Ascolta, è presto e c’è pochissima gente, sei un’amica di Katie...Posso farti un esame più specifico per scoprire se sei veramente incinta...Se vuoi...”

Feci quel benedetto esame del sangue, e dopo una mezzoretta la dottoressa torno da me.

“Avevo ragione Marika, sei incinta...”

Rabbrividì di nuovo sentendo quelle parole, cosa dovevo fare??!! Non sapevo niente! Avevo 24 anni...Mi sentivo ancora troppo giovane per avere un figlio! E poi...Zip...

“Cosa vuoi fare Marika? Adesso sta a te decidere...”

Rimasi un minuto abbondante in silenzio, poi sollevai il viso e guardai negli occhi la dottoressa.

“Lo tengo”

Dissi sicurissima di me, non avevo certo intenzione di spezzare una vita...

La dottoressa mi sorrise, mi abbracciò e mi salutò calorosamente e mi disse di darle presto mie notizie.

Mentre facevo il tragitto di casa a piedi (non era molto distante) la mia mente era invasa da mille problemi e pensieri.

Arrivai a casa mi sedetti di peso sul divano con il volto rivolto perso il soffitto e gli occhi chiusi, istintivamente appoggiai una mano sul mio addome, dove un minuscolo cuore già batteva...Mio figlio...Nostro figlio...

Come l’avrebbe presa Zip? Avrei dovuto dirglielo? Non sapevo neanche come comportarmi...

I miei pensieri furono interrotti dal campanello di casa, andai ad aprire e mi trovai davanti Michael.

“Marika!! Sei andata a farti visitare allora?”

Il viso di Michael diventò serio di botto vedendo il mio serio e confuso...

“Co..Cos’hai?”

“Michael...Io...Aspetto un bambino...”

Dissi con voce debole, Michael mi fissò stupefatto e incredulo senza più dire una parola, mi abbracciò...Fu tutto quello che forse era in grado di fare in quel momento...

Era tutto vero, non c’era nulla di finto, io aspettavo un figlio da Zip, dalla persona che amavo ancora e che ora era distante chissà quanto...Ma infondo ora che quel piccolo essere era vivo dentro di me, era come se una parte di Zip...vivesse dentro di me...

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