Cap.5
Quella sera alle 7 e 30 ero già pronta, non che ci
avessi messo molto a prepararmi, indossavo camicetta bianca, jeans e
scarpe comode.
Alle 8 ero al cinema, mi guardavo intorno
cercandolo, alla fine lo vidi.
Lui si diresse verso di me e mi salutò.
“Ciao Marika! Allora come stai?”
“Oh Bè Io...Bene grazie! Tu?”
Ero agitata! Non sapevo nemmeno cosa dire...
“Molto bene grazie! Allora vediamo un po’ che
film vedere, a te cosa piace?”
“Qualsiasi cosa va bene, l’importante che non
sia horror!”
Odio i film horror! Sono stupidi e per di più si
vede che sono tutte cavolate fatte a computer e quindi noiosi...
“Anche a me gli horror non piacciono, si vede che
è tutta finzione...”
Qualcosa in comune, perfetto!
Alla fine andammo a vedere un film comico,non
ricordo il titolo, ma era molto divertente.
Durante la proiezione ero seduta sul sedile della
sala con le gambe incrociate e ridevo come una pazza, sentivo Nicolas
accanto a me fare altrettanto.
Alla fine del film mi invitò al bar del cinema, ci
sedemmo e ordinammo.
“Piaciuto il film?”
Chiesi a lui, sembravo più sveglia tutto d’un
tratto.
“Moltissimo! Molto divertente! Ho scelto bene a
quanto pare, ma la prossima volta scegli tu ok?”
La prossima
volta...
“Oh Certo!”
Sorrisi e osservai meglio gli occhi di Nicolas,
erano verdissimi, sembravano uno specchio d’acqua e io in esso mi ci
stavo specchiando...
Restammo a chiacchierare al bar per un ora buona,
ci raccontammo un po’ tutto di noi e delle nostre passioni...
A fine serata mi accompagnò a casa, era una bella
serata per passeggiare, le stelle erano tantissime e luminose.
Davanti al cancello ci fermammo un paio di minuti
per chiacchierare un altro po’.
“Mi sono divertito stasera! Veramente!”
“Anche io mi sono divertita moltissimo!”
Dissi sorridendo.
“Allora a domani...”
Esclamai infilando la chiave nella serratura del
cancello, ma senti la mano di Nicolas stringermi il polso.
“Dove scappi?”
Nicolas mi allontanò dalla porta del cancello e
stringendomi la mano, si avvicinò al mio viso...
Il mio primo bacio...
Chiusi gli occhi, durò qualche secondo , ma mi
senti come se un fulmine di
un temporale estivo mi avesse colpita.
Nicolas si allontanò dal mio viso sempre
stringendo la mia mano, mi sorrise e io feci altrettanto, anche se non
ero molto presente dopo quello che mi era successo.
“Ciao a domani Marika!”
Disse, e si incamminò verso casa...
Rimasi sul cancello ancora qualche secondo, giusto
per capire meglio quello appena successo, poi sorrisi, mi sfiorai le
labbra e iniziai a ridere di felicità proprio li davanti al cancello.
Il mattino dopo raccontai tutto a Susan, lei era
felicissima per me e alla fine del racconto mi abbracciò.
“Oddio Marika finalmente!! Visto come ci si sente
bene! E tu che dicevi che avere un ragazzo era inutile!”
“Hai ragione Susan, ieri sera sono successe tante
belle cose....”
Mi passai una mano tra i capelli e alzai lo sguardo
e feci appena in tempo a notare Nicolas che si avvicinava a me.
“Ciao!!”
Mi salutò lui.
“Ciao!! Ti voglio presentare Susan, la mia
migliore amica...”
“Piacere...”
Disse lei porgendo la mano a Nicolas.
“Il piacere è tutto mio Susan, Marika potrei
rubarti un attimo?”
Guardai Susan come per chiederle il permesso e lei
mi sorrise come per dire E devi
anche chiedere?? Muoviti e vai da lui!! .
Mi alzai e mentre camminavamo lui mi prese per mano
e ci andammo a sedere su una panchina.
“Sono stato molto bene con te ieri sera, ti va se
continuiamo a frequentarci?”
Mi chiese abbassando lo sguardo.
“Certo Nicolas!”
Lui alzò lo sguardo e mi diede un bacio sulle
labbra.
“Sono così felice! Credo di non aver mai
conosciuto una come te, sono...sono...”
Non fece in tempo a finire la frase, questa volta
fui io a prendere l’iniziativa e lo baciai.
Appena i nostri visi si allontanarono di nuovo io
sorrisi e dissi.
“Vado in classe, ci sentiamo dopo ok?”
“Certo Marikuccia, a dopo!”
Ma tutti sono fissati con il chiamarmi Marikuccia?!
La lezione passò in fretta, come passarono in
fretta due mesi...
Era giunta la fine della scuola e come ogni anno
ricorreva la leggendaria festa di fine anno, dove la maggior parte del
materiale scolastico veniva bruciato o distrutto.
Quella sera io e Nicolas dovevamo incontrarci
direttamente la.
Mi vesti con camicia nera, jeans, cintura borchiata
e All Star nere, lui adorava quando mi vestivo così.
Arrivai alla festa e mi diressi subito verso il bar
e presi due bottigliette di birra, una per me e una per Nicolas.
Cominciai a cercarlo tra la folla, era impossibile
vedere Nicolas in tutta quella folla: gente che ballava,che cantava
cori, che era talmente sbronza già alle 9 e mezzo di sera che era
coricata per terra e straparlava...
Sorrisi a un paio di amici che avevo riconosciuto
in mezzo alla folla e alla fine eccolo!
Ma non era solo...
Accanto a lui c’era una ragazza con i capelli
rossi e mossi, vestita in modo abbastanza “provocante” con un
vestito mega-scollato a fiori e scarpe con il tacco.
Non vi dico cosa sembrava o meglio a chi
assomigliava...
La mia espressione di fece incuriosita e cominciai
a camminare in direzione di Nicolas, ma appena notai che la tipa vicino
a lui si comportava in modo sempre più “aperto” nei suoi confronti,
bevvi un sorso di birra e successivamente appoggiai le due bottiglie su
un tavolo.
Ero più che arrabbiata, ero furiosa!
Dopo qualche passo ci fu il vero disastro, Nicolas
e quella tipa si stavano baciando come due sanguisughe proprio sotto i
miei occhi.
Si senti un brusio nella folla, appena tutti videro
che mi avvicinavo sempre di più a quei due.
Mi sentivo da schifo, la rabbia mi saliva sempre di
più, ma come aveva potuto?? Quindi due mesi di storia erano andati a
quel paese in una sera?!?! Così?!
Eh no signorino, adesso facciamo i conti...
Appena vidi che
le due sanguisughe si staccarono, mi avvicinai a Nicolas con aria
arrabbiatissima.
“Vedo che ti diverti stasera...”
“Oh Marika!! Senti ti posso spie...”
Gli arrivò uno schiaffò talmente secco che mi
fece sentire il formicolio in mano...
“Ma che stai facendo?? “
La ragazza prese il viso di Nicolas tra le mani...
“Annie non è nulla...”
Annie?
Il mio sguardo si fece incredulo e scrutai Annie da
capo a piedi.
Annie! Quella mocciosa che avevo fatto cadere a
terra alle elementari ora mi aveva fregato il ragazzo!
“Marika....Mio Dio...”
Da come aveva pronunciato quella frase lei si
ricordava benissimo di me.
“Annie...”
La osservai in cagnesco, poi chiusi gli occhi
sospirai...
“Mi fate schifo, tutti e due!!”
Urlai, ma non mi misi a piangere, ero furiosa
quella sera.
“Tra noi è finita!! Bastardo che non sei altro
mi hai soltanto usata!!”
Corsi fuori e Susan fece in tempo a fermarmi in
cortile, mi abbracciò e mi passò una mano sulla schiena.
“Marika, mi dispiace veramente, è stato uno
stronzo...”
“Uno stronzo bello e buono...”
Tutti i miei sforzi per non piangere svanirono,
scoppiai in lacrime tra le braccia di Susan.
Tornai a casa con il trucco sbavato per via delle
lacrime e con una faccia tristissima.
Mia madre mi accolse e mi guardò con espressione
seria.
“Marika, tesoro mio, cosa è successo?”
“Ho lasciato Nicolas, l’ho beccato con
un'altra...”
Dissi mentre me ne stavo appoggiata di schiena alla
porta a osservare il pavimento.
“Oh piccola mi dispiace....”
Mia madre si avvicinò e mi abbracciò.
“Mamma, c’è una medicina per le ferite del
cuore?”
Chiesi mentre una lacrima mi bagnava le guance.
“Certo che c’è amore, si chiama AMICIZIA”
Mia madre mi baciò sulla fronte e con un sorriso
disse.
“Questa medicina però è rara, sfogati con Susan
domani, magari invitala a pranzo, ma per le ferite profonde la mamma ha
un rimedio segreto...”
Andammo in cucina e mia madre prese l’occorrente
per preparare una cioccolata.
“Una cioccolata bollente addolcisce sempre
l’animo Marika, secondo me è la medicina più efficace”
Mi sedetti al tavolo e dopo qualche minuto iniziai
a bere la mia cioccolata bollente.
Mia madre aveva ragione, in pochi minuti mi senti
subito meglio.
E ancora una volta il vecchio detto si fa
utile:”La mamma è sempre la mamma.”
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