Cap:8
Ormai era un mese che lavoravo con Zip, eravamo una
coppia lavorativa molto affiatata e Mike era molto soddisfatto del
nostro “lavoro di squadra”.
Ogni tanto MIke irrompeva in ufficio con le sue
lamentele sul modo di fare
di Zip e per il suo “porca zozza”, una volta mentre era in ufficio
da noi a guardare mentre lavoravamo, non so che mi è preso, sarà che
ormai con Zip ci lavoravo da un mese e ormai lo conoscevo molto bene, mi
scappò un “porca zozza”!
Zip appena lo senti si girò verso di me quasi
ridendo e io mi misi una mano davanti alla bocca.
Mike ovviamente mi guardò sbalordito.
“Anche lei signorina Marika!! Zip è tutta colpa
sua! Vede lei mi rovina i dipendenti, lei e il suo brutto vizio di dire
quella insignificante frase! “
Mentre Mike era ancora perso sulla questione del
“porca zozza”, Zip si avvicinò alla mia scrivania portandomi un CD
contenente dei file sul quale stava lavorando.
Intanto Mike continuava a parlare...
“...Non è possibile! Ma che cosa vorrà dire
“porca zozza”? Ma piuttosto dica “acciderbolina” o “puffunga”,
ma non “porca zozza”, che parola volgare.”
Mike finalmente usci dalla stanza.
Automaticamente io e Zip iniziammo a ridere come
due pazzi.
“Ma l’hai sentito?? Acciderbolina?!?”
Dissi io mentre tentavo di frenare le risate...
Zip continuava a restare li mentre non riusciva a
smettere di ridere, ma non me ne accorsi.
Mi alzai di scatto e mi trovai davanti lui, i
nostri sguardi si incrociarono.
C’era qualcosa di particolare in quello sguardo,
Zip smise di ridere, mi fissava dritta negli occhi come nessun altro
aveva fatto prima.
Rimasi immobile, incapace di pronunciare parola.
In quell’istante capi per la prima volta in un
mese che forse la nostra non era più una semplice amicizia tra
colleghi, l’avevo capito solo ora osservando quegli occhi scuri che
ora mi fissavano...
Fu lui a spezzare il silenzio per primo.
“Marika...”
Con una mano mi scostò una ciocca di capelli dal
viso e poi portò la sua mano dietro la mia nuca.
Di nuovo, la scossa...
Accarezzai il viso di Zip con un dito e pian piano
i nostri visi si avvicinarono.
Ci trovammo coinvolti in un bacio che non mi sarei
immaginata mai prima d’ora, con Zip poi?!
Feci qualche passo indietro e mi ritrovai
appoggiata all’armadio dell’ufficio.
Mio Dio ma che stavo facendo?! Marika fermati è un
tuo collega!
No Marika,
non fermarti, tu lo ami quel ragazzo.
Due vocine si contrapponevano nella mia testa,
mente io e Zip eravamo
coinvolti in quel bacio.
Passai una mano nei suoi capelli mentre lui teneva
le mani sulla mia vita.
Continuavo se sentire quelle voci.
Fermati ma che stai facendo?!! Marika tu lo ami.
Zip si staccò dalle mie labbra e mi fisso negli
occhi.
“Marika io...Non so cosa mi è successo...”
Sorrisi e gli accarezzai il viso.
“Non è successo nulla Zip...Anche io...”
Ascoltai il mio cuore, lo baciai di nuovo.
Ero attratta da lui, quel suo sguardo mi aveva
scatenato delle emozioni fortissime, ero persa di lui, o forse è stato
solo quell’attimo?
No, non era solo un brivido provocato da uno
sguardo qualunque, sapevo benissimo che ormai per me Zip non era solo un
amico o un collega, era molto di più.
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