- IL DIARIO DI MARIKA SMITH -

( Ex fidanzata di Zip)

 

Cap.9

Dopo quel bacio, i rapporti tra me e Zip cambiarono notevolmente.

Una sera mi invitò pure a cena!

Quella sera me la ricordo come se fosse successo tutti ieri, difficile dimenticare un evento come quello.

Zip mi passò a prendere e mi portò in un ristorante sul fiume, era un ristornate stupendo!

Le luci erano soffuse, il posto era arredato in modo molto elegante, mi sedetti in fronte a Zip e mi guardai intorno.

Il posto era così raffinato, così bello, troppo per me.

“Zip, ma questo posto è bellissimo!”

“Ti piace? Sono rimasto anche io colpito, avrei scommesso qualsiasi cosa che ti sarebbe piaciuto...”

Zip prese la mia mano e mi guardò negli occhi.

“Stasera non voglio sentire nominare la parola “lavoro” capito?”

Disse sorridendo e facendo l’occhiolino.

Io sorrisi e risposi.

“Ci puoi contare Zip...”

Arrivò il cameriere e prese le ordinazioni.

Mi misi più composta sulla sedia e io e Zip iniziammo a chiacchierare.

Mi voltai un secondo per osservare di nuovo quel posto meraviglioso, ma appena mi rivoltai verso Zip, notai che mi stava guardando come se si fosse “incantato”.

“Marika, ti ha mai detto nessuno che hai degli occhi stupendi?”

Zip che dice certe cose?!?! In quel momento mi veniva solamente da ridere, ma non lo feci per educazione.

“Grazie, veramente sei il primo che mi fa questo complimento”

Dissi sorridendo.

Finalmente arrivò il cameriere con la nostra cena.

“Buon appetito!”

Disse Zip con un sorriso.

“Altrettanto”

Anche il cibo era perfetto! Ma Zip è un mago a scegliere i ristoranti?! Pensai...

Durante la cena parlammo di tutto, tranne che di lavoro come promesso, capì molte cose di lui e lui capì molte cose di me, almeno credo.

Finita la cena lui si offrì di pagare il conto, chissà quanto aveva pagato in un posto del genere...

Uscimmo e andammo a fare  una passeggiata sul marciapiede che costeggiava il fiume, la serata era splendida e la luna era piena, una leggera brezza mi accarezzò il viso e i capelli.

Era tutto perfetto quella sera, non trovai nulla di sbagliato.

Mentre camminavamo Zip mi prese per mano, con il pollice mi accarezzava il dorso della mano...

Mi sentivo così bene con lui...

“Vieni ti devo far vedere una cosa...”

Zip mi porto in un punto del marciapiede dove  si godeva di un panorama al dir poco stupendo.

Londra di sera, con tutte quelle luci, il Tower Bridge illuminato, le luci che si riflettevano nell’acqua del fiume...

Rimasi senza parole, Zip mi cinse la vita con un braccio e io misi la mia mano sulla sua...

Un momento che non scorderò mai...

“Ho qualcosa per te...”

Disse baciandomi i capelli.

Ho amato quel istante, chiusi gli occhi e quando li riapri senti la mano di Zip prendermi delicatamente per il polso.

In automatico il mi voltai e Zip allacciò al mio polso un braccialetto in argento.

Rimasi senza parole, mi misi una mano davanti alla bocca e osservai il bellissimo braccialetto che mi aveva regalato...

Rimasi senza parole, gettai le mie braccia attorno al suo colo e lo abbracciai.

Quella sera mi sembrava di vivere in un sogno, e Zip mi stava facendo vivere senza saperlo tante emozioni che non avevo mai provato in vita mia.

Scostai il mio corpo da quello di Zip e lo guardai negli occhi.

“Tu...Tu...Mi fai impazzire con i più piccoli gesti...Io stasera...E’ un sogno Zip! Ti prego non svegliarmi...”

Accarezzai il viso di Zip, sentivo i miei occhi lucidi di felicità, guarda un po’ te cosa era riuscito a scatenare nel mio cuore...

“Non è un sogno Marika, è la realtà...”

Disse cingendomi la vita e avvicinandosi al mio viso.

Aveva ragione, era la realtà, una realtà che avevo visto solo nei sogni, ora quel sogno lo stavo vivendo.

Mentre eravamo coinvolti in quel bacio, sentivo il mio cuore battere.

Appoggiai la mano sul petto di Zip, anche il suo cuore batteva come il mio.

Ero veramente innamorata.

Quel ragazzo mi aveva fatto scatenare mille emozioni in una frazione di secondo.

Quando si stacco dalle mie labbra appoggiò la sua fronte alla mia e mi fissò negli occhi.

“Sei speciale Marika...Veramente...”

“Zip, tu non ti rendi conto di quello che mi fai provare, credo che sia uno dei momenti più belli della mia vita, non sto scherzando Zip...”

Dissi rubandogli un altro bacio sulle labbra.

Ci incamminammo nuovamente, mano nella mano, io continuavo ad osservare quel bracciale.

Era veramente bello.

Ancora adesso mentre lo osservo mi sembra di rivivere quei brividi...

“Marika  ti va di venire a vedere casa mia? Dai magari ti preparo un tè...”

 

Accettai e arrivammo a casa di Zip, ignara che quella sarebbe stata la mia futura abitazione...

Entrai in casa, era veramente bella...

Spaziosa con arredamento molto semplice, ma particolare allo stesso momento.

“Prego accomodati sul divano, arrivo subito con il tè...”

Mi sedetti sul divano a tre posti  sul quale sono seduta ora nello stesso punto e accavallai le gambe.

Mi guardai intorno, ogni cosa era al suo posto.

Un ragazzo ordinato a quanto pare.

C’erano molte cose tecnologiche in casa, proprio alla “Zip”.

Ci sono tutt’ora...

Zip arrivò in salotto con due tazze di tè ustionanti.

“Ecco qua...”

Zip mi porse la tazza.

“Grazie Zip...”

Presi in mano la tazza e bevvi un sorso di tè, o meglio, cercai di farlo, era troppo bollente per essere bevuto subito...

“Marika qualcosa non va nel tè?”

“No Zip figurati è perfetto! E’ solo un po’ bollente, basterà aspettare un attimo...”

Dio mio! Quel tè sembrava cotto nella lava di un vulcano!!

Appoggiai la mia tazza sul tavolino basso davanti al divano.

Zip invece da bravo masochista bevve un sorso...

Rimase in silenzio per qualche secondo, credo che in quel momento desiderasse soltanto un cubetto di ghiaccio in bocca...

“Zip tutto ok?”

“Certo Marika, avevi ragione il tè è un po’ bollente, meglio aspettare che si raffreddi un po’...”

Anche Zip posò la tazza di tè sul tavolino.

“Nel frattempo ti faccio vedere la umile dimora, dai vieni...”

Zip alzandosi mi porse la mano e io la presi giusto per alzarmi, ma lui la strinse per tutta la “visita” per la casa, la mia futura casa...

Zip aprì una porta, la porta dell’ufficio.

“Ecco, qui c’è l’ufficio, quando non ho voglia di andare in ufficio a sentire Mike che si lamenta, lavoro da qui, come vedi c’è tutto...”

Infatti era perfetto, è perfetto....

Quando la visita guidata nella casa di Zip finì, pensai che aveva proprio una casa stupenda.

Tornammo in salotto, mi misi di nuovo seduta sul divano e provai a prendere in mano la mia tazza di tè.

Finalmente aveva raggiunto una temperatura normale.

Bevvi metà tazza di tè e poi la riappoggiai sul tavolo.

Zip accanto a me sembrava tranquillo, quando mai Zip è tranquillo?

Colsi l’occasione per guardare l’orologio.

22.30

Era ancora presto.

“Zip, come mai sei così tranquillo?”

“Ogni tanto dovrò eppur star tranquillo non credi?”

Disse accarezzandomi il viso.

“Sai che sono stato benissimo con te stasera?”

Le avevo già sentite quelle parole, pensai subito...

“Zip ad essere sincera è stata la serata più emozionante della mia vita...”

Strinsi la sua mano e lo guardai negli occhi.

“Grazie”

Non so perché lo dissi, ma mi sentivo di dirglielo...

Caspita esattamente 3 anni fa è successo, e lui se ne stava seduto qui...

Io sorrisi e lui mi baciò, in modo sempre più passionale...

Si allontanò dalle mie labbra per qualche secondo guardandomi con occhi carichi di desiderio...

Lo baciai sul collo, accarezzandogli i capelli, questa volta non c’era nessuna voce nella mia testa che mi diceva di fermarmi, sapevo bene ciò che stavo facendo.

Lo ribaciai sulle labbra, ma pian piano quel bacio si era trasformato in qualcosa di infinitamente bello, qualcosa che ci fece diventare una persona sola.

Quanto lo amavo! Solo lui in quel momento lo sapeva e  in quel istante io capì che lui mi amava.

Quella sera quando tornai a casa, feci tutto nel silenzio più assoluto per non svegliare i miei.

Anche il cane non si era accorto che io ero tornata.

Mi chiusi in camera e mi sedetti sul bordo del letto, mi mancava già il calore delle sue carezze...

Mi passai le mani sulle braccia e alzai lo sguardo.

Ero veramente felice quella sera, ma questa volta non lo dissi a Susan, quella felicità volevo viverla solo io.

Chissà lui che stava facendo in questo momento?

Quando sei innamorata ti fai veramente dei pensieri stupidi.

Ma credo che  ne era valsa la pena essere stupida in quel periodo...

 

Cap10

E fu così che io e Zip ci fidanzammo.

Sono certa che in questo istante vi state già facendo delle storie tipo...Si vede che ha nostalgia di lui...Dai guarda come racconta certe cose...

Mi dispiace per voi, ma sono soltanto bei ricordi.

Nei mesi successivi a quella sera io e Zip cercavamo di tenere nascosta la nostra storia in ufficio e soprattutto a Mike.

Mike era un pettegolo di prima categoria, se l’avesse saputo tutti nel giro di due minuti sarebbero stati a conoscenza della nostra storia.

E purtroppo accadde.

Quel giorno in ufficio fu veramente odioso!

Zip e io eravamo appena arrivati in ufficio, c’eravamo salutati e avevamo iniziato a lavorare molto tranquillamente.

Ma a Zip venne la bellissima idea di avvicinarsi a me...

Porca zozza ma non poteva starsene seduto bello comodo sulla sua sedia?!?

Certo che no!

Si avvicinò a me e mentre io ero seduta mi cinse le spalle con le braccia e mi diede un bacio sulla guancia.

“Come procede il lavoro Marikuccia?”

Anche lui?!?!

“Bene Zip, non mi manca molto, devo soltanto sistemare quest’ultima cosa e poi ho finito”

“Allora visto che per finire ti manca poco e alla pausa pranzo manca ancora un oretta buona...”

Zip si mise davanti a me appoggiando le mani ai braccioli della mia sedia.

“...Direi di prendere una piccola pausa già ora, non credi?”

Quanto mai gli diedi corda...

Con il dito accarezzai il torace di Zip e poi lo fissai negli occhi...

“Una pausa? E tu cosa intendi per “Pausa”?  

Zip si avvicinò al mio orecchio per sussurrarmi:

“Intendo....”

Mi baciò sul collo.

“...Soltanto fare una piccola chiacchierata con te....”

Si come no, chiacchierare!!

Io cedetti alle sue provocazioni, non sono fatta di legno!

Iniziammo a baciarci in modo sempre più passionale...

Mi staccai dalle sue labbra solo dopo qualche minuto.

“E se Mike entra all’improvviso come sempre?”

Dissi fissandolo negli occhi.

“Bè se entra...”

Zip spiò la porta e poi tornò a guardarmi.

“Vedrai che non entra, è già arrivato stamattina a rompere”

Le ultime parole famose...

Mi baciò di nuovo il collo e le labbra....

E in proprio in quell’istante, sentimmo la porta del nostro ufficio che si apriva.

E’ stato uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita...

Avevo ancora il viso di Zip tra le mie mani, ma mi voltai lentamente verso la porta.

Mike era li, a guardarci sbalordito indicandoci con un dito...

Allontanai le mie mani dal volto di Zip e abbassai lo sguardo.

“Voi due?....”

Zip si alzò e si passò una mano tra i capelli.

“Bussare no eh?”

Sussurrò Zip mentre guardava il pavimento.

“PORCA ZOZZA!!!”

Esclamò Mike, è stato in un certo senso anche divertente sentirlo dire “porca zozza”!

Ma non era certo il momento per mettersi a ridere.

“Voi due?! Voi due state insieme e mi avete tenuto nascosto tutto fino ad ora?!”

Mike si avvicinò a noi due con un sorrisone.

“Ragazzi sono così felice! Ma guardatevi come siete belli! Siete uguali in tutto e per tutto! La mia società fa sbocciare nuovi amori, che cosa romantica, sono commosso veramente!”

Disse Mike tutto contento...

“Complimenti!”

Sembrava che dovevamo sposarci...

“Che dire....Grazie...”

Disse Zip abbozzando un sorriso.

“Fiori d’arancio nella mia ditta!! L’amore è sbocciato!!”

Canticchiò Mike mentre usciva dall’ufficio.

“Ah scusatemi per aver interrotto il vostro momento romantico ragazzi! La prossima volta però avvisate! Mettete un cartello con scritto non disturbare!!”

Mike usci dall’ufficio ridacchiando...

Mi portai l’indice alla bocca e guardai Zip davanti a me che non sapeva cosa dire.

Ma porca misera non poteva evitare di avvicinarsi e baciarmi!?

“Bene...”

Disse Zip sospirando e guardandomi negli occhi con aria strana, sembrava quasi che la colpa fosse mia.

“Perché mi fissi così?”

Chiesi a Zip mentre accavallavo le gambe sportivamente.

“Perché è colpa tua! Perché mi hai baciato?”

Colpa mia?!

“Cosa?? Senti bello, se tu hai gli scatti di passione e ti metti a fissarmi in quel modo è difficile resisterti! E poi scusa è stata tutta un idea tua quella di venire qua a baciarmi!”

“E tu non dovevi rispondere al bacio! Sapevi o no che poteva entrare da un momento all’altro? Dovevi fermarmi!”

Fermarlo?!? Insomma era colpa mia  alla fine dei conti...

Lui vuole baciarmi e se Mike ci ha beccati era solo colpa mia!

“E allora vedi di non avvicinarti a me per tutto il resto della mattinata, potrei saltarti addosso e magari Mike potrebbe entrare con la videocamera a registrarci!!”

Dissi con tono seccato...

“Stanne certa signorinella! Non voglio certo fare altre figuracce per colpa tua!”

Il nostro primo battibecco, il primo di una lunga serie...

Alla fine della giornata però avevamo già fatto pace, verso le 6 all’uscita dall’ufficio appena abbiamo messo il naso fuori dalla porta, Mike ci venne incontro con un sorriso a 36 denti...

“Auguri ragazzi!! Sono felice per voi! Chi saranno i testimoni?”

Mi voltai di scatto a vidi Katerine (la donna delle pulizie) che fissava me e Zip con uno sguardo sdolcinato...

“I...Testimoni?”

Chiese Zip un po’ sconcertato...

“I testimoni di nozze!! Dai ragazzi ormai lo sa tutta la società che vi sposate il mese prossimo!! Ma guardatevi come siete carini! Somiglianti in tutto e per tutto!! Oh Marika già ti vedo con l’abito bianco e il mazzo di rose bianche in mano!”

Disse Katerine con aria da sognatrice.

“Cosa?!? Io e Zip non stiamo per sposarci!! Ma chi ha messo in giro questa notizia?”

“Bè Mike! Ha detto che vi ha scoperti insieme....Dai ragazzi è inutile che negate ormai lo sappiamo tutti che vi amate! Ma guardali che piccioncini!”

Katerine era una donna paffuta e bassa, capelli bianchi sulla 50 di anni...

Io e Zip ci guardammo senza dire una parola, ma fu lui a mettere in chiaro le cose.

“Senta, va bene, io e Marika stiamo insieme, ma è solo da 3 settimane e non ho ancora intenzione di sposarla! Non crede che sia un po’ troppo presto?”

Zip fissò la donna con aria interrogativa in attesa di una sua risposta, Katerine un po’ delusa disse:

“In effetti, mi dispiace però! Vi immagino voi due insieme sotto lo stesso tetto, Zip che porta la colazione in camera a Marika, le serate insieme a guardare la TV...”

Oddio! Si vede che non è mai entrata in casa nostra mentre io e lui stavamo insieme!

Zip sospirò e si passò una mano fra i capelli.

“Katerine, lei guarda troppe telenovelas! Lei si monta troppo la testa!”

Io mi misi a ridere come una pazza mente la signora Katerine fulminava Zip con lo sguardo.

“Ma quali  telenovelas!? Io non mi monto assolutamente la testa!”

“Si come no, tra un po’ magari si immaginava che andavo a prendere Marika con la carrozza per andare al Pub!”

Zip mi prese per mano e insieme ci avviammo verso la porta.

“Arrivederci!”

Disse Zip con tono deciso.

Io con un sorriso salutai Katerine con la mano.

Lei ci fissò con aria sognante mentre era appoggiata al carrello per le pulizie e poi ci salutò.

Appena fummo fuori dall’ufficio scoppiai di nuovo a ridere e Zip lascio la mia mano per cingermi la vita con il braccio mentre camminavamo per raggiungere l’auto.

“Dici che stanotte si sogna veramente me e te che andiamo al Pub con la carrozza?”

Chiesi a Zip mentre continuavo a camminare.

“Sicuramente! Quel genere di persone che guardano le fiction in TV sono tutte fatte così sai? Quelle si montano la testa in una maniera impressionante!”

Anche io misi il braccio dietro la schiena di Zip.

A guardarci così sembravamo apparentemente la coppia perfetta: Stesso lavoro, stesse passioni, stesso modo di vestire...

No, non era la frase più appropriata per noi...

Però in quel periodo ero veramente persa per lui!

Mi voltai verso di lui sorridendo, anche lui so voltò e mi sorrise per poi baciarmi le labbra.

Arrivammo alla macchina e lui mi aprì la portiera, io lo ringraziai con lo sguardo e mi sedetti.

Appena lui salì in macchina mi chiese subito

“Allora stasera come mi devo vestire per presentarmi dai tuoi?”

Quella sera avevo promesso ai miei che gli avrei presentato Zip!

Lui era più agitato di me.

“Zip vestiti come vuoi! L’abito non fa il monaco sai?”

Dissi sorridendo.

“Allora vedrò di inventarmi qualcosa, magari ti chiamo e mi consigli...”

“Ma smettila! Dai sono certa che starai benissimo in qualunque modo vieni vestito!”

“Ah Grazie! Allora se vengo solo con i boxer mi accetti lo stesso in casa?”

Disse Zip quasi mettendosi a ridere.

Io scoppiai a ridere e gli diedi un lieve schiaffo sul braccio.

“Scemo! Ai miei verrebbe un infarto! Non credo che gli farebbe molto piacere...”

Scoppiammo entrambi a ridere.

“Ma che ne sai, magari alla figlia fa piacere...”

Disse guardandomi malizioso.

“Ma guarda....”

Dissi avvicinandomi al suo viso...

“Non credo proprio!”

E mi allontanami di nuovo allacciandomi la cintura di sicurezza.

Mamma mia!Uno scherzetto che mi riesce sempre!!

“Hey hey cosa sono questi scherzetti!?!”

Zip mi appoggiò una mano sulla guancia e mi baciò con passione.

Appena arrivai a casa, Zip mi salutò con un rapido bacio sulle labbra e scesi dalla macchina chiudendo energicamente la portiera della macchina.

“Hey! Occhio a quella portiera!! Vuoi per caso spaccarla?”

Disse Zip.

Io gli feci una linguaccia e entrai in casa.

Quella sera si preannunciava una delle sere più strambe della mia vita e fu veramente così.

 

Cap.11

Quella sera mentre preparavo la tavola e mia madre cucinava ero un po’ tesa.

Non avevo la minima idea dell’impressione che avrebbero avuto i miei genitori su Zip.

Mentre mettevo un piatto in più in tavola, sorrisi, non vedevo l’ora!

Mio padre arrivò a casa e si tolse la giacca.

“Papà! Su fila a prepararti!”

Dissi a mio padre dandogli un bacio sulla guancia e prendendo la sua giacca.

“Si Marika! Mamma mia non ti ho mai vista così emozionata!”

Mio padre andò in cucina per salutare mia madre e poi salì le scale per andare a prepararsi.

Quando ebbi finito di preparare mi sedetti sul divano, e accarezzai la testa del mio dolcissimo Labrador che stava accucciato accanto al divano...

Dilan, il mio amoruccio! Domani vado a trovarlo!

Dialn è un cane molto tranquillo, non ha mai combinato disastri o cose simili.

Tranquillo, fin troppo....

Erano le 8, Zip sarebbe arrivato a momenti.

Tutto era pronto: la tavola, la cena...

Mancava solo lui...

Io e i miei genitori eravamo seduti tutti e tre sul divano, senza parlare, c’era un silenzio tombale in quel salotto...

Ma fu interrotto dal suono del campanello, Zip!

Ci alzammo tutti e tre di scatto.

“Vado io!”

Disse mio padre sistemandosi la camicia.

“No caro vado io...”

Disse mia madre...

“Cara, meglio se vado ad aprire, non vorrei fare una figuraccia...”

“Sentite ci andiamo tutti ad aprire la porta ok? Basta che non lo lasciamo fuori a congelare!”

Era Marzo ma faceva ancora freddo...

Ci avvicinammo alla porta, i miei erano tesissimi e io gli sorrisi.

Apri la porta e davanti  me si presentò Zip con tanto di scatola di biscotti in mano.

Feci una risatina, era veramente strano vederlo così...

“Buonasera Zip! Prego accomodati...”

Feci entrare Zip in casa e lui porse la scatola di biscotti a mia madre.

“Buona sera signora Smith! Buonasera signor Smith!”

“Buona sera figliolo! Prego accomodati...”

Presi il cappotto di Zip e lo appesi all’attacca panni all’ingresso...

“Bè...Mamma, papà...Vi presento Zip!”

Appoggiai una mano sul braccio di Zip, lui sorrise e disse:

“Salve! Sono il ragazzo di vostra figlia!”

Disse sorridendo porgendo la mano ai miei genitori.

I miei sembravano entusiasti, ma a qualcuno pare di no...

Dilan comparve sulla porta che dava sull’ingresso di casa e iniziò a ringhiare guardando Zip...

“Che ha quel cane? Lo vedo un po’ nervoso...”

“Non so...”

Ci avvicinammo al salotto, ma appena Zip si avvicinò un po’ di più a Dilan, il cane saltò addosso a Zip facendolo cadere a terra.

Dilan cominciò a leccare il viso di Zip che era impossibilitato dal rialzarsi poiché Dilan lo bloccava con la zampe...

“Dilan!! Santo cielo!! Vieni subito qui!!”

Urlò mio padre, mia madre era disperata quasi con le mani nei capelli e io appena Dilan si allontanò da Zip, andai da lui per controllare le sue condizioni...

“Hey Zip! Tutto ok? Mio Dio mi dispiace!”

Zip si rialzò leggermente e si massaggiò la testa..

“Porca zozza che volo! Stò benone Marika, quel cane deve aver provato qualcosa di irrefrenabile appena mi ha visto! Porcaccia nessuno mi era mai saltato addosso in quel modo...”

Disse Zip rialzandosi e accarezzandomi il viso.

“Dai Marika stò bene! Ho avuto modo di capire che il tuo cane nutre molto affetto per me...”

In effetti mi sentivo un po’ il colpa, ma io sorrisi.

Nel frattempo i miei ci raggiunsero all’ingresso.

“Zip! Il cane ora è fuori! Ora puoi entrare tranquillamente!”

Disse mio padre.

“Figliolo mi dispiace moltissimo!! Mamma mia che figuraccia!”

“Non si preoccupi signora! Adoro gli animali e credo che Dilan voleva semplicemente giocare!”

Disse Zip sorridendo.

“Marika vorrei almeno rinfrescarmi il viso, sai avere la saliva di un cane in faccia non credo sia il massimo! Dov’è il bagno?”

Disse Zip sorridendo.

“Vieni...”

Dissi facendo cenno con un dito a Zip di seguirmi..

“Ecco...Su per le scale, la seconda porta a sinistra...”

“Ok Marika...”

Zip si avvicinò al mio viso, ma poi si fermò...

“Ok, ti bacerò dopo che mi sarò ripulitò il viso, intanto non mi scappi”

Disse Zip con un sorriso di sfida, poi sportivamente salì le scale...

Che carino che era quando faceva quel sorriso!

Andai in cucina e vidi mia mamma che era disperata.

“Ecco! Chissà che figuraccia ci abbiamo fatto con quel ragazzo!”

“Tutta colpa di Dilan!!”

Andai a tranquillizzare i miei...

“Dai! Non credo che si sia fatto una brutta idea di noi solo perché Dilan gli è saltato addosso...”

Passarono i minuti, mi chiesi se era possibile che per lavarsi il viso Zip ci mettesse tutto quel tempo...

“Marika, Zip si è per caso perso per casa?”

Chiese mio padre...

“In effetti, vado a vedere...”

Sali le scale rapidamente e mi avvicinai alla porta del bagno.

Bussai una volta.

“Zip!”

Due volte

“Zip! Tutto ok?”

Tre volte....

“Zip! Stai bene?”

Avvicinai l’orecchio alla porta del bagno...

Non si sentiva una mosca volare...

Allora rischiai, apri la porta del bagno molto lentamente e spiai all’interno...

Zip non c’era!!

Richiusi la porta e mi guardai intorno, entrai in camera dei miei, nell’ufficio di mio padre...Nulla.

Andai in camera mia e la porta era aperta.

Mi misi sul ciglio della porta con le mani sui fianchi mentre osservavo con aria interrogativa Zip seduto sul mio letto con un album di foto in mano.

Zip non sembrava essersene accorto della mia presenza, continuava a sfogliare l’album di foto con tanto di commenti ad alta voce!

“Oh ma guardala qui che carina! Com’era paffuta...e Qui? Mmm carina con il costume da bagno, avrà avuto più o meno 15 anni...Hey ma chi è questo tipo?”

Respirai profondamente e incrociai le braccia.

Finalmente Zip mi notò.

Aveva un espressione in faccia del tipo: Oh porca zozza mi a beccato! E adesso che le dico?

“Emn...Marika...Bella camera sai?! Proprio bella...Stavo spiando le foto...Belle anche quelle....”

Era veramente buffo!Entrai in camera e mi appoggiai al muro, abbassai lo sguardo e poi tornai a fissarlo.

“Zip...Ti conviene uscire da camera mia nel giro di 3 secondi...Altrimenti...”

Lui posò l’album di foto sul letto e si avvicinò a me con rapidità...

“Altrimenti?”

Mi trovai Zip davanti a me e lo guardai negli occhi un po’ nervosa...

“Bè altrimenti...”

Abbassai lo sguardo, è impossibile minacciare Zip, si sa che è un tipo molto persuasivo...

“A proposito...”

Zip appoggiò una mano al muro, come se volesse impedirmi di fuggire, mi girai a guardare il braccio che mi stava bloccando, poi Zip appoggiò anche l’altra mano al muro.

Ero in trappola...

“...Prima ti avevo per caso detto che ti avrei baciata?”

Zip si avvicinò al mio viso, ma non mi baciò...

“Sempre se non sei arrabbiata perché ho fatto una piccola gita turistica in camera tua...”

Lo fissai negli occhi, ancora indecisa se perdonarlo o no, ma poi lo fissai con uno sguardo malizioso mordendomi un labbro...

“Baciami...Stupido!”

Misi una mano dietro la sua nuca e mi avvicinai di più al suo viso.

Insomma, i miei genitori erano li ad aspettarci mentre noi eravamo in camera mia a baciarci!!

Dopo qualche minuto, mi allontanai dalle labbra di Zip...

“Ok Zip! Meglio se ora scendiamo...”

Zip mi scostò una ciocca di capelli dal volto e mi sorrise in modo molto dolce...

Io sorrisi e lo presi per mano, come per invitarlo a scendere...

Entrammo in cucina, i miei ci guardarono con un aria un po’ strana...

“Ma dove eravate finiti?”

Chiese mio padre..

“No è che....Zip non trovava il bagno e poi gli ho fatto vedere la mia camera...”

I miei si lanciarono un occhiata perplessa e poi tornarono a fissarci...

“Ok...Emn, meglio se ci sediamo a tavola! Zip sarai affamato!”

“Si in un certo senso...”

Cenammo e chiacchierammo allegramente, Zip fece un ottima impressione ai miei genitori.

A fine serata mio padre aveva fatto amicizia con Zip parlando di PC e del nostro lavoro e mia madre era rimasta soddisfatta dal ragazzo che le avevo presentato...

Zip salutò i miei genitori e usci di casa accompagnato da me.

Rimanemmo qualche minto a parlare in giardino...

“Peccato...”

Dissi mordendomi un labbro mentre incrociavo le braccia per il freddo.

“Peccato di cosa?”

Disse Zip avvicinandosi a me...

“...Che non sei veramente venuto in boxer!”

Risi e Zip sorrise, si avvicinò a me abbracciandomi.

“Se venivo in boxer a quest’ora tua madre mi avrebbe già spedito a casa e tuo padre mi avrebbe negato di stare con te!”

Lo abbracciai anche io, mi sentivo al calduccio tra le sue braccia, non volevo più allontanarmi...

“Ma io avrei fatto qualsiasi cosa per stare con te!”

Dissi, mamma ero veramente andata!

Zip mi baciò sulla fronte e mi guardò negli occhi...

“Piccola  mia è meglio se entri in casa, fa freddo e tu sei qui solo con il maglione non vorrei che ti ammali e poi stai a casa dal lavoro e mi lasci da solo in ufficio con Mike che rompe!”

Piccola mia?!?!

“Ok entro...”

Mi allontanai dal corpo di Zip e gli sorrisi.

“Non ti lascerei mai in ufficio da solo con Mike...”

Gli diedi un leggero bacio sulle labbra e poi gli sorrisi.

“Buonanotte!”

“ ’Notte piccola! A domani!”

Ma che è ‘sto nome?!?

Entrai in casa e vidi i miei genitori seduti sul divano con un sorrisone...

“Bè...Come lo trovate?”

Chiesi sorridendo incrociando le braccia.

“Marika, credo che sia un bravo ragazzo, molto simpatico e amichevole!”

Disse mia madre sorridendo...

“Si un bravo ragazzo, molto sicuro di se...”

Si limitò a dire mio padre.

“Posso considerare che siete contenti di lui?”

“Certo che siamo contenti Marika!! Ma adesso toglimi una curiosità...”

Mio padre si avvicinò a me.

“Io non ci credo che la camera gliel’hai fatta solo vedere, occhio a quello che fai signorinella...”

Disse mio padre con tono duro, mia madre sorrise...

“Ok...”

Dissi, poi mio padre mi augurò buona notte e salì le scale.

Mia madre si avvicinò e mi disse mettendomi una mano sulla spalla:

“Lo sai com’è fatto...”

“Si si...Buona notte mamma!”

“Notte tesoro...”

Ma madre andò a dormire e io mi sedetti sul divano incrociando le braccia.

Ero molto felice in quel momento....

 

Cap.12

Passarono 7 mesi di fidanzamento, sembravamo “la coppia più bella del mondo” così, ma in realtà eravamo soltanto “La coppia più strana del mondo”.

Ogni mattina prima di andare al lavoro mia madre mi bloccava sulla porta di casa.

“Marika salutami Zip! Digli di venire a cena ancora da noi!”

“Si mamma....”

Dissi sorridendo quella mattina, senza rendermi conto che quel giorno mi avrebbe cambiato completamente la vita.

Appena arrivai in ufficio andai a prendermi una tazza di caffé, non era da me fare colazione con il caffè, ma quella mattina mi serviva qualcosa per svegliarmi.

Non avevo dormito molto la notte precedente, ero un po’ stanca.

Entrai in ufficio, Zip non era ancora arrivato, posai la mia tazza di caffé sulla scrivania e andai ad aprire la finestra dell’ufficio...

Eccolo la sul marciapiede, correva, era in ritardo di 5 minuti...

Andai a prendere la mia tazza e tornai alla finestra, aprendo maggiormente la tapparella con le dita.

Zip era sparito dalla visuale, probabilmente era entrato...

Ma passarono i minuti e lui non era ancora arrivato.

Decisi di mettermi al lavoro comunque, mi sedetti e accesi il computer.

Iniziai a lavorare, ma dopo qualche minuti finalmente senti la voce di Zip e Mike.

“Zip!Lei è quasi sempre in ritardo! Visto che lei è  tanto bravo con la tecnologia perché non si costruisce una sveglia con una sirena per svegliarsi la mattina!!”

“Suvvia sono solo in ritardo di qualche minuto! La sveglia non mi serve, ho un vicino di casa che mi sa svegliare a dovere con la sua musica a tutto volume!”

Zip entrò in ufficio e io mi voltai verso di lui.

“Era ora! Di al tuo vicino di alzare un po’ di più il volume! Perché a quanto pare non basta...”

“Buongiorno Marika! Stamattina mi sono svegliato a suon di musica rock! E tu sai quanto detesto la musica rock, quindi ho messo la testa sotto il cuscino per non sentirla, ecco perché mi sono riaddormentato”

“Capisco...”

Dissi con un sorriso, Zip si avvicinò alla mia postazione di lavoro...

“Hai già iniziato a lavorare?!? Porca zozza allora sono veramente in ritardo!”

“Si ho  fatto poco fino ad ora,  ma qualcosina ho fatto...”

Zip mi diede un bacio sulla guancia e iniziò a lavorare.

Quella mattina lavorammo con particolare tranquillità, Mike stranamente non venne in ufficio a rompere.

Per la pausa pranzo andammo al solito posto a prendere i panini e poi al parco.

Il sole di settembre era ancora caldo e si poteva stare fuori tranquillamente.

Mentre pranzavo sentivo una certa tensione da parte di Zip, non parlava e mi lanciava degli sguardi di sfuggita.

“Zip...Tutto ok?”

Dissi, lui si voltò con un sorriso.

“Certo Marika! Tutto bene!”

Disse, ma a me non sembrava per niente tranquillo...

Finimmo di pranzare prima del solito...

“Marika, devo parlarti, facciamo due passi?”

Oddio, mi sentì tesa in quell’istante...Aveva un espressione così seria...

“Va bene Zip, ma è successo qualcosa? Ti vedo serio...”

Dissi alzandomi, lui mi sorrise...

“No Marika, ma devo parlarti...”

Iniziammo a camminare, stranamente non mi prese per mano, io pensai subito al peggio.

Ma finalmente iniziò a parlare.

“Marika, mi vedi un po’ teso perché...Volevo parlarti di questa cosa da qualche settimana e credo che sia arrivato il momento di parlartene.”

Rimasi ad ascoltarlo, lui si grattò la nuca e guardò per terra...

“Dimmi Zip...Di cosa devi parlarmi?”

“Marika, la nostra storia va avanti ormai da 7 mesi e ti posso giurare che sono stati i sette mesi più belli della mia vita, ma...”

Zip si fermò e si mise davanti a me prendendomi le mani...

“Credo che quello che ho vissuto con te fino a questo momento...”

Mi voleva lasciare?!? Pensai...

“...Non mi basta Marika, io vorrei stare ogni secondo della mia vita accanto a te...”

Il mio cuore inizio a battere più forte...

“Marika, te lo sto chiedendo seriamente...”

Zip strinse maggiormente le mie mani...

“Vorresti venire a convivere con me?”

Il mio respirò si blocco per qualche istante, guardai Zip incredula.

“Veramente?”

Chiedi sbalordita, lui mi guardo come se mi stesse supplicando.

“Si Marika, voglio vivere con te! Io credo che io e te siamo perfetti! Io sto benissimo con te e ti amo...Voglio provarci...”

Disse accarezzandomi il viso.

“Cosa ne pensi? Verresti a vivere da me?”

Zip aveva un espressione dolcissima, sembrava un gattino!

Rimasi qualche secondo a osservarlo negli occhi, non mi rendevo conto che quella parolina che avrei detto qualche secondo dopo mi avrebbe sconvolto la vita.

Presi un bel respiro e risposi.

“...Si Zip...Proviamoci!”

Dissi sorridendo, lui mi prese il viso tra le mani e mi baciò con passione li davanti a tutti.

Dopo qualche secondo si stacco dalle mie labbra sorridendo come non aveva mai fatto prima.

“Marika credimi , sono felicissimo!!”

Ci abbracciammo, io ero felicissima della sua proposta....ERO.

 

E così andai a vivere da Zip.

Ricordo che quel giorno arrivai a casa di Zip con un numero indefinito di borsoni e scatoloni, infatti Zip guardò tutta quella roba con uno sguardo sconvolto.

“Che hai da fare quella faccia?”

Chiesi a lui.

“Nulla...Nulla...Dai ti aiuto...”

Disse ancora un po’ incerto.

Mentre entravo nella porta del condominio un ragazzo con in mano un mazzo di fiori mi si presentò davanti.

“Ciao!! Tu sei la famosa Marika vero? Io sono Michael! Il tuo nuovo vicino di casa!”

Quella non era la prima volta che vedevo Michael, l’avevo visto già una volta quando ero venuta a casa di Zip, ma l’avevo semplicemente incrociato...

“Wow che accoglienza!! Grazie Michael sarà un piacere avere un vicino di casa come te!”

Presi i fiori e gli sorrisi, Zip arrivò da noi.

“Marika! Vedo che hai fatto conoscenza con Michael! A volte dice troppe scemenze, ma sotto sotto è un bravo ragazzo!”

Disse Zip dando una gomitata amichevole a Michael.

“Hey Hey qui se c’è uno che dice scemenze sei tu!”

I due scoppiarono a ridere, io me ne stavo li a osservare quel quadretto amichevole sorridendo, con in mando il mio mazzo di rose e margherite.

“Dai se volete vi aiuto a sistemare la roba!”

Disse Michael, infatti ci aiutò a sistemare un po’ la casa....

Io me ne stavo in camera da letto a sistemare i miei vestiti nell’armadio, avevo chiesto a Zip il permesso di spostare i suoi vestiti per fare posto ai miei e lui mi aveva lasciato il consenso.

L’armadio aveva 4 ante, 2 ante per uno, pensai...

Zip entrò in camera e io mi voltai.

“Ho sistemato un po’, ho fatto posto alle mie cose e ai vestiti...”

“E i miei vestiti dove sono finiti?!”

Chiese Zip come se qualcuno gli avesse rubato il portatile.

“Li ho messi in due ante! Hai detto tu che facevamo due ante per uno!”

Zip fissò prima l’armadio e poi me con aria perplessa...

“Sai che sei un po’ disordinatello... “

Dissi a Zip con una nota di ironia...

“Io non sono disordinato!! Ma scusa Marika non puoi riempire due ante dell’armadio! Per riempire un anta di....Di...”

Zip fissò un anta dell’armadio quasi con aria schifata indicandola con una mano.

“Roba da matti...”

Disse Zip scuotendo la testa.

“Ma che cos’hai adesso? Avevamo deciso tutto prima e adesso ti lamenti?!?”

Zip è molto strano, cambia idea ogni 5 minuti...

“Ok Ok ma vedi di non invadere anche la mia parte!”

Disse Zip uscendo dalla stanza un po’ seccato.

Quella sera quando tutto fu ordinato e al proprio posto ci trovammo io e Zip in casa da soli...

Era una sensazione strana, insolita, in quegli istanti mi sentivo osservata.

Mi avvicinai a Zip lentamente e appoggiai una mano sul suo braccio.

“Visto che c’è stato tutto? E tu che ti lamentavi...”

Dissi sorridendo a Zip, lui si voltò verso di me con uno sguardo ancora un po’ cupo, ma poi si trasformò in un’espressione radiosa...

“Hai ragione Marika, scusa per prima, ma vedi sono abituato a stare solo e mi sono lasciato un po’ andare scusa...”

Mi baciò sulla fronte e ci abbracciammo.

Che istanti, i primi istanti della nostra vita insieme.

“Sei felice?”

Mi chiese lui...

“Certo che lo sono Zip! E tu?”

“Marika, iniziare un nuovo capitolo della mia vita così importante con te mi rende veramente felice!”

Ci fissammo negli occhi e i nostri visi si avvicinarono.

Ci trovammo coinvolti in un intenso bacio, che sarebbe anche volentieri continuato se qualcuno non sarebbe intervenuto...

La porta di casa si aprì e Michael entrò con tanto di bottiglia di champagne in mano.

“Heilà allora come stanno i due piccioncini?”

Disse Michael allegramente, io mi allontanai dal viso di Zip abbassando lo sguardo...

Bene...Almeno fino ad un secondo fa pensai...

Poi Michael fece una faccia dispiaciuta e ci guardò.

“Oh...Scusatemi ragazzi! Vi ho forse interrotti?!”

“NOOOO Michael!! Entra pure quando vuoi e mi raccomando non suonare il campanello altrimenti provocheresti troppo casino in casa! Io non so perché li hanno inventati i campanelli! Tanto ognuno entra ed esce quando vuole...”

Disse Zip con tono seccato ma ironico osservando Michael con aria di rimprovero....

“Scusatemi veramente....Allora io avevo pensato a una bella cenetta tra noi!! Cosa ne pensate?”

Alla fine cenammo insieme, Michael aveva cucinato dell’ottimo pesce e quella sera mi diverti molto con loro due, Michael è un chiacchierone e quella sera si mise a raccontare “vita, morte e miracoli” della sua vita.

Zip ascoltava e ogni tanto faceva battutine ironiche su quello che Michael raccontava.

Mi divertì come una pazza quella sera!!

“E ora se permettete vorrei fare un brindisi a voi due!”

Disse Michael riempiendo i nostri bicchieri con lo champagne che aveva portato.

“A voi e alla vostra storia! Spero possa durare per sempre!”

Disse Michael sorridendo e insieme brindammo...

A mezzanotte Michael finalmente usci di casa.

Mentre sistemavo le ultime cose in cucina sentivo una sensazione strana.

Mi sentivo più matura, mi sentivo una “donna di casa”.

Finì di sistemare tutto e andai in salotto dove Zip era spaparanzato sul divano a guardare la TV.

“Non sei stanco?”

Gli chiesi sorridendo.

“Tantissimo Marika, infatti credo che sarebbe anche ora di andare a letto...”

Zip spense la TV e si alzò dal divano, mi sorrise andò in camera.

Diedi un ultima occhiata alla casa per vedere se c’era tutto in ordine, io sono maniaca dell’ordine.

Quando andai in camera Zip era già sdraiato a letto con le braccia incrociate dietro la testa.

Era settembre e faceva ancora caldo, mi avvicinai alle finestre per socchiuderle un po’ in modo che passasse almeno un po’ di aria in camera.

In quel preciso istante mi ricordai che avevo un lavoro importante da fare entro il giorno dopo al portatile.

Quindi presi il portatile e mi andai a sedere sul letto con le gambe incrociate, misi gli occhiali da vista che solitamente metto quando sto tanto al pc e spensi la luce tenendo accesa solo la abatjour  sul mio comodino.

Mentre digitavo sul portatile sentì Zip alzarsi e osservare quello che stavo facendo al portatile.

“Ti metti a lavorare ora?”

Mi chiese aggrottando il sopracciglio.

“Eh si...Mi sono proprio dimenticata che dovevo portare questo lavoro per domani in ufficio, ma finisco subito Zip”

Dissi sorridendo, lui fece altrettanto guardandomi dritto negli occhi mentre chiudeva il mio portatile.

“Tu sei completamente pazza, sai?”

Mi disse quasi ridendo, quindi prese il portatile dalle mani e lo spostò sul comodino.

“Zip! Se non porto quel lavoro domani Mike mi ammazza!”

Zip mi fece zittire appoggiando un dito sulle mie labbra.

“Mike si può arrangiare! Questa sera è la nostra prima sera da conviventi e tu ti metti a lavorare al portatile?! Non esiste!”

Infatti non è esistito...

Come ho già detto Zip è un ragazzo molto persuasivo, lascio a voi lettori immaginare il seguito....

 

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