INTRODUZIONE
Mi
chiamo Melissa Cooper, per gli amici Mel, o Coop, giusto per
abbreviare.Tengo un diario da quand'ero bambina, scrivere è sempre
stata una delle mie piu' grandi passioni e mi ha sempre aiutato a
capire meglio me stessa, un momento in cui mettevo a nudo ciò che
sentivo dentro. Scrivere per me fungeva (e funge tutt'ora) come
valvola di sfogo nei momenti peggiori della mia vita. E, ve lo
assicuro, non sono stati pochi.Mi scuso fin da subito per il
linguaggio che userò che, lo so, non èdei piu' signorili; e
per il contenuto di queste pagine, in cui racconterò la mia vita e la
mia esperienza con la droga senza peli sulla lingua e con parole crude
e schiette. Quando si parla di droga, non c'è tanto da
ricamarci sopra.
Inizia
tutto come una figata, ti senti onnipotente e invincibile; i piu'
assennati ti ti
dicono: smetti con
quello schifo, ti rovinerai il cervello, tu gli ridi in faccia, pensi
che nulla più possa scalfirti.
Sbagliatissimo.
Credo
che l'uso di parole dure e crude per parlare di queste cose possa
essere istruttivo, in un certo senso. Chi leggerà tutto questo
credo ci penserà due volte, prima di iniziare a suicidarsi.
Perchè questo, è questo che è veramente la droga.
Un
suicidio.
Killing me softly
Vedete,
perfino Aretha Franklin lo sapeva.