- IL DIARIO DI THOMAS A. ANDERSON -

( Re di Zion)

 

Il primo e l’ultimo angelo

Rimasi a lungo seduto su quella poltrona in biblioteca, impietrito, rileggendo fino allo sfinimento le parole dell’ultima profezia di Angel Anderson, come se il lembo strappato via contenente la parte finale delle ultime parole pronunciate dal mio capostipite in punto di morte potesse comparire magicamente nel punto in cui dovrebbe essere. Ma facendo ciò, la mia attenzione si spostò gradualmente dalla virtù nascosta che avrei dovuto possedere alle prime parole della profezia, che avevano un non so che di inquietante. ‘Il primo e l’ultimo angelo…’ Parole che mi colpirono particolarmente. Nonostante ciò, anche se la mia attenzione non era più completamente rivolta al motivo originario che mi spinse a cercare informazioni su Angel Anderson, dentro di me una sorta di rabbia mista a profonda delusione cominciò a crescere vertiginosamente, facendomi dimenticare temporaneamente quelle parole. L’unico libro che accennava a ciò che io stavo cercando, l’unico libro che forse mi avrebbe dato una risposta, era stato strappato proprio nell’ultima pagina. Cominciai a setacciare tutta la biblioteca, tra gli scaffali e le mensole, sotto mobili e poltrone, alla ricerca del frammento perduto. Ma tutto ciò che trovai fu soltanto tanta polvere che mi sporcò gli abiti che avevo indosso. Rassegnato, misi quel libro al suo posto e mi ritirai in camera. Era ormai notte e nei corridoi, fiocamente illuminati, non c’era ormai più nessuno. Arrivato nella mia stanza, nonostante la rabbia e la delusione, ebbi il buonsenso di non buttarmi sul letto con quegli abiti impolverati. Dopo essermi cambiato, mi infilai sotto le lenzuola, cercando di prendere sonno, invano.

‘Il primo e l’ultimo angelo…’

Quelle parole continuavano a ronzarmi nella testa. Mi mettevano timore. Quella notte, nella mia mente, collegai la parola ‘angelo’ al nome del capostipite, Angel. Dopo la morte di quest’ultimo, tutti i miei predecessori hanno avuto il nome ‘Angel’ come secondo nome. Anch’io l’ho ereditato, come tutti gli altri. Non a caso, la mia fu indicata, anni e anni fa, quando le convinzioni della gente erano fondate su miti e credenze, come la dinastia degli angeli, angeli venuti dal cielo per salvaguardare la pace e la prosperità su Zion, dopo la guerra che devastò l’isola. Quindi, il ‘primo angelo’ è stato indubbiamente Angel Anderson. Restava da capire a chi era riferito l’appellativo di ‘ultimo angelo’. Pensieri ed ipotesi varie scaturivano dal mio cervello a ruota libera, senza sosta, fino a quando, quella notte stessa, misi in relazione il contenuto della lettera misteriosa inviatami dal maestro Bewise, dove in maniera confusa diceva che qualcosa mi collegava ad Angel Anderson, con la profezia di quest’ultimo, che affermava la somiglianza tra il ‘primo e l’ultimo angelo’. Quindi, ‘l’ultimo angelo’ non era altri che…io!

<< Diavolo! >>

Infilai quasi tutta la testa sotto le coperte e chiusi gli occhi, cercando di dimenticare tutto.

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