Il primo e
l’ultimo angelo
Rimasi a lungo seduto
su quella poltrona in biblioteca, impietrito, rileggendo fino allo
sfinimento le parole dell’ultima profezia di Angel Anderson, come se il
lembo strappato via contenente la parte finale delle ultime parole
pronunciate dal mio capostipite in punto di morte potesse comparire
magicamente nel punto in cui dovrebbe essere. Ma facendo ciò, la mia
attenzione si spostò gradualmente dalla virtù nascosta che avrei dovuto
possedere alle prime parole della profezia, che avevano un non so che di
inquietante. ‘Il primo e l’ultimo angelo…’ Parole che mi colpirono
particolarmente. Nonostante ciò, anche se la mia attenzione non era più
completamente rivolta al motivo originario che mi spinse a cercare
informazioni su Angel Anderson, dentro di me una sorta di rabbia mista a
profonda delusione cominciò a crescere vertiginosamente, facendomi
dimenticare temporaneamente quelle parole. L’unico libro che accennava a
ciò che io stavo cercando, l’unico libro che forse mi avrebbe dato una
risposta, era stato strappato proprio nell’ultima pagina. Cominciai a
setacciare tutta la biblioteca, tra gli scaffali e le mensole, sotto
mobili e poltrone, alla ricerca del frammento perduto. Ma tutto ciò che
trovai fu soltanto tanta polvere che mi sporcò gli abiti che avevo
indosso. Rassegnato, misi quel libro al suo posto e mi ritirai in
camera. Era ormai notte e nei corridoi, fiocamente illuminati, non c’era
ormai più nessuno. Arrivato nella mia stanza, nonostante la rabbia e la
delusione, ebbi il buonsenso di non buttarmi sul letto con quegli abiti
impolverati. Dopo essermi cambiato, mi infilai sotto le lenzuola,
cercando di prendere sonno, invano.
‘Il primo e l’ultimo
angelo…’
Quelle parole
continuavano a ronzarmi nella testa. Mi mettevano timore. Quella notte,
nella mia mente, collegai la parola ‘angelo’ al nome del capostipite,
Angel. Dopo la morte di quest’ultimo, tutti i miei predecessori hanno
avuto il nome ‘Angel’ come secondo nome. Anch’io l’ho ereditato, come
tutti gli altri. Non a caso, la mia fu indicata, anni e anni fa, quando
le convinzioni della gente erano fondate su miti e credenze, come la
dinastia degli angeli, angeli venuti dal cielo per salvaguardare la pace
e la prosperità su Zion, dopo la guerra che devastò l’isola. Quindi, il
‘primo angelo’ è stato indubbiamente Angel Anderson. Restava da capire a
chi era riferito l’appellativo di ‘ultimo angelo’. Pensieri ed ipotesi
varie scaturivano dal mio cervello a ruota libera, senza sosta, fino a
quando, quella notte stessa, misi in relazione il contenuto della
lettera misteriosa inviatami dal maestro Bewise, dove in maniera confusa
diceva che qualcosa mi collegava ad Angel Anderson, con la profezia di
quest’ultimo, che affermava la somiglianza tra il ‘primo e l’ultimo
angelo’. Quindi, ‘l’ultimo angelo’ non era altri che…io!
<< Diavolo! >>
Infilai quasi tutta la
testa sotto le coperte e chiusi gli occhi, cercando di dimenticare
tutto.
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