SETTEMBRE 1988 (13 anni)
A Londra
L'impatto con Londra non fu dei
migliori....Una citta' tetra, caotica, piena di traffico...Pullulavano
lavanderie a gettoni self service ovunque....E la cucina?Porca
zozza che schifezza !! Gli inglesi avrebbero dovuto
andare ad un corso accelerato di cucina..Facevano e fanno tuttora
degli spaghetti che potrebbero sembrare le tendine a
strisce per i botteghini di ortofrutta per quanto siano grossi e scotti!
L'unica cosa positiva che vidi, furono i notevoli pub in cui
si vedevano ragazzi di ogni genere fra cui riconoscibilissimi punk con
tanto di creste che avrebbero fatto invidia al piu' grosso gallo
degli allevamenti di tutta l'Inghilterra. Ce n'erano di diversi colori,
gente con capelli rossi, viola, blu ! A Londra si vedeva veramente di
tutto..
"Zip, perche' non ti fai crescere
i baffi quando sarai grande e te li colori di blu?"
Ecco la frase della mia cara sorellina,
non appena mi vide osservare quella citta' a bocca aperta....Le
sorelline minori devono avere tutte quante il vizio di sfottere...La
casa invece in cui andammo a vivere era situata a St.
Paul's Churchyard, The Chapter House, in
una strada di Londra vicino a ST. PAUL'S CATHEDRAL ,la splendida e
famosa cattedrale gotica in cui parecchi anni dopo fece
ingresso colei che ebbi modo di incontrare solo in un secondo tempo
in un bar e che mi fece perdere la testa quasi da subito nel solo
guardarla...Ma di questo parlero' piu' avanti. La nostra casa
era collocata vicino un edificio piuttosto malandato in cui si diceva
fosse infestato da fastidiosi topi....Non c'e' che dire, una citta'
veramente entusiasmante e che" per nulla" mi avrebbe fatto
rimpiangere la soleggiata California....Mi abituai al nuovo tipo di vita
molto lentamente....Non ero fatto per le cose tetre e
buie....Io che ero sempre stato un ragazzo solare e vivace, eccomi
imprigionato in una citta' in cui non si doveva fare altro che
girare sempre muniti di ombrelli. Mia madre me ne prese uno con il
disegno di un sole, come se avesse voluto addolcirmi la pillola...Invece
a me veniva solo che da piangere dalla disperazione, ma da quando
avevo visto Jasmine sull'aereo cosi' triste, giurai a me stesso di non
piangere mai piu'....
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