SETTEMBRE 1998 ( 24 anni )
-FACOLTA' INGEGNERIA INFORMATICA -
Il secondo incontro con Lara
Croft
Ho sempre pensato alla vita come
ad una specie di ruota che gira alternando fortuna e sfida
all'infinito...Ma in quel periodo sembrava che tutte le fortune stessero
per farmi visita ogni volta che entravo in un bar.....Fu li' che la
rividi...si, ancora lei, la centaura che qualche mese prima era piombata
nel bar in cui stavo sorseggiando una bibita, solo che questa
volta lei apparve facendo ingresso in un bar vicino l'universita'...Mi
ero fermato per bere un drink davanti al mio piu' sofisticato
esperimento elettronico che avessi mai fatto prima d'allora....Stavo
costruendo un dispositivo ad infra-rossi che senza accorgermene lo
stavo proiettando involontariamente proprio sulla scollatura di una
ragazza seduta ad un tavolo vicino...Non mi accorsi del suo immediato
arrivo al mio tavolo se non dopo aver visto il mio amato
dispositivo frantumarsi dopo un energico colpo sferrato con il
manico di una pistola impugnata dalla sconosciuta...Alzai il viso con
occhi che sembravano dire di essere in lutto nazionale e fissai la
responsabile che aveva messo fine in un secondo, al mio duro lavoro
durato per mesi.....E fu in quel momento che la riconobbi....Di
colpo i miei occhi si tolsero l'abito funebre per sfoggiare
un abito da cerimonia nuziale nonostante il pessimo regalo che la
mia esuberante sposa mi aveva consegnato....
" La prossima volta che mi ritrovo
un laser puntato dove sai, ti fracasso la testa esattamente
come ho fatto ora con quell'aggeggio.."
Ecco quello che mi disse la splendida
centaura dagli occhioni marroni...Anche quel giorno portava i capelli
raccolti in una treccia e in mano impugnava la pistola.....Solo in quel
momento mi resi conto della pericolosita' di quell'oggetto fra le sue
mani....
"Posso spiegarti tutto...."
Le dissi subito con voce
titubante....Lei invece mi rispose con un secco e deciso " Ti
consiglio di farlo nel giro di due secondi se non vuoi fare la
fine del tuo fastidioso aggeggio"
La pregai di sedersi al mio tavolo
perche' le avrei spiegato tutto....Non sapevo ancora che per"
tutto", volevo intendere proprio tutto di me...Le raccontai ogni
cosa di me, che ero un tecnico informatico e che pochi minuti prima
avrebbe potuto terminare un duro lavoro durato settimane e settimane e
settimane......
" Un elettronico? Bello, mi hanno
sempre attratto i lavori sprigionanti elettricita'! Mi
dispiace avertelo ridotto in quella maniera, ma se c'e' una cosa che non
sopporto, e' di vedere qualcuno puntarmi qualcosa contro, a prescindere
da cosa sia...Comunque mi chiamo Lara....Lara Croft...Studio all'universita'
per intraprendere il ramo dell'archeologia e tu? Oltre a importunare le
ragazze con laser rossi, che altro fai ?"
Incantevole, audacemente sicura di se'
stessa nonostante la giovane eta' che sembrava avere, e grintosa...Questo
era il ritratto che feci di quella ragazza in pochissimi
istanti....Dunque si chiamava Lara, ed era la stessa ragazza che avevo
visto qualche mese prima piombare nel Regent's Cafe'. Non potevo credere
ai miei occhi....ce l'avevo al mio tavolo e stavamo parlando
piacevolmente insieme ! Dopo un iniziale momento di imbarazzo per
il gesto che avevo involontariamente avuto nei suoi confronti,
iniziammo a parlare come due amici che non si vedevano da tanto...Lei
sembrava essere molto attratta dalla mia passione per l'elettronica...Purtroppo
non da me...Mi parlo' del suo sogno di voler passare la sua vita
partecipando a missioni avventurose, ma inizialmente non le diedi molto
ascolto...
"E' per questo che te ne vai in
giro con una finta pistola? Sei a caccia di emozioni e cerchi
di entrare nei bar di Londra con la speranza di poter spaventare qualche
cattivone e salvare il mondo sparando una raffica di pallottole?"
Lei mi fisso' in modo
indefinito....Ricordo solo che mi immersi in quegli occhi come se stessi
guardando il piu' bel panorama terrestre....
" Credo che il tuo studio come
elettronico sia sicuramente migliore di un possibile lavoro tuo come
esperto di armi...Non sapresti distinguere una pistola giocattolo ad
acqua e una pistola normale...."
Fu la risposta di lei...Poi mi
mise davanti al naso la sua arma.....Solo allora mi resi conto che non
si trattava di un'arma giocattolo , ma di una pistola vera e propria!
Sgranai i miei occhi incredulo...
" Che cosa ci fa una ragazzina
universitaria alla tua eta' camminare con un'arma?? I tuoi non ti dicono
nulla?!"
Io e il mio stupido vizio di fare
domande inopportune...
"Mia madre e mio padre sono morti
, ma vedro' di dire al mio maggiordomo di regalarmi armi
piu' facili nell'essere riconosciute come armi vere...."
La fissai con occhi dispiaciuti...Lei
si alzo' pero' con uno strano sorrisetto...
" Mi ha fatto piacere conoscerti
Zip, chissa', magari la prossima volta che ci incontreremo
sara' in un altro bar"
La trattenni per un braccio prima che
lei girasse i tacchi e uscisse dal locale, quindi le scrissi un
numero su un pezzo di tovagliolo...
"Se un domani avessi bisogno di un
esperto di elettronica, non esitare a chiamarmi....Anche se mi
piacerebbe poter essere chiamato in veste amichevole per un'altra
occasione..."
Lei mi sorrise apertamente...Sembrava
essersi divertita in mia compagnia e avevamo parlato davvero di un sacco
di cose nonostante il pessimo iniziale impatto...Sentivo che quello
sarebbe stato un giorno dell'inizio di una speciale
amicizia......Peccato solo che la rividi solo due anni dopo.....Ma
di questo ne parlero' piu' avanti....
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