- IL DIARIO DI ZIP -

( Amico e supporto fidato di Lara esperto nel campo informatico e tecnologico)

 

 1985 (11 anni) - PRIMA  MEDIA

Le mie inarrestabili marachelle

Ed eccoci al 1985, l'anno in cui avrei iniziato  finalmente le medie....Mi sentivo grande e parlavo con i miei amici come se fossi diventato il piu' grande studioso o scienziato  a livello mondiale. Diversi furono i miei risultati a livello scolastico che arrivavano alla sufficienza solo grazie alla mia capacita' di saper copiare un intero libro senza essere stato beccato da nessuno. Per fortuna quei tre anni passarono in fretta , ma il mio entusiasmo calo' non appena i miei mi diedero una pessima notizia a causa del lavoro di mio padre...Faceva  l'architetto e venne incaricato di progettare e di costruire un importante edificio di Londra....I pianti che feci quel giorno, quando i miei mi diedero la notizia del nostro trasferimento in Inghilterra, furono piu' numerosi dei miei fallimenti sperimentali elettronici in tenera eta', ma molto meno numerosi delle note che presi durante i miei anni scolastici a scuola. Avrei dovuto dire addio a tutti i miei amici,e a quella carinissima ragazzina di nome Jamie che era al primo anno delle medie e che mi piaceva cosi' tanto....Non feci in tempo nemmeno a dirle quanto mi piacesse perche' pensando di imbucarle una letterina d'amore nella sua cassetta della posta e credendo che abitasse in una ben precisa palazzina,  finii con l'imbucarla  in quella della sua vicina di casa...Una specie di spaventa passeri umano con una chioma in testa che nemmeno un albero avrebbe potuto averla tanto rigogliosa! Fu l'inizio delle mie disgrazie perche' il giorno dopo,  piombo' in casa mia abbracciandomi entusiasta e dicendomi cose del tipo : " Zip !! E' la prima volta che qualcuno mi dice queste cose ! Ho sempre pensato di essere brutta, ma tu mi hai fatto ricredere ! "

Ero talmente depresso anche per l'imminente trasferimento che le risposi con un : " E sara' anche l'ultima perche' quello era un rebus intitolato " pensa al contrario e indovina quale verita' si nasconde dietro !"

Quella bambina mi guardo' con due occhi che avrebbero fatto fuoriuscire saette infuocate come succede nei cartoni  animati quando i robot sparano raggi energetici per distruggere i nemici. Per lo meno non  si avvicino' piu' a me...Ed era proprio quello che volevo accadesse! Passai gli anni delle medie studiando il minimo indispensabile impegnandomi solo in matematica e scienze...Erano due materie che mi affascinavano senza un motivo e i professori mi dicevano che se non fossi stato cosi' troppo vivace e piu' volenteroso, sarei potuto essere uno studentello  modello...Ma ne combinavo veramente troppe..... Un giorno durante l'ora di educazione fisica, mi trovavo nella palestra pronto per provare un esercizio che richiedeva forza sulle braccia...Praticamente dovevo percorrere una scala orizzontale sotto il soffitto ma parallela al pavimento oscillando afferrando dei pioli...

"Non ce la fa! Davis e' troppo mingherlino, non ha un filo di muscolo, cadra' a terra !"

Questo ridacchiavano alcuni idioti di compagni sottovoce l'un con l'altro..Io feci finta di non aver sentito ma  un po' ferito dentro perche'  quel periodo dell'adolescenza era per me un po' critico...Non mi piacevo e mi consideravo un po' sul magrolino e gracile...Percorsi quella scala orizzontale con uno sforzo colossale con il viso che penso stesse diventando dello stesso colore  col quale mio  padre mi fece diventare spesso le chiappe rosse di botte dopo uno dei miei esperimenti elettrici in casa, ma arrivai al penultimo piolo  fermandomi di colpo...Avevo le braccia  con i crampi  e quei cretini che ridevano e sghignazzavano..Feci un ultimo  sforzo solo per sollevare le gambe e  oscillare in modo da  far arrivare due calci dritti in bocca a quegli  idioti che finalmente smisero di ridere e caddero tutti per terra come fanno i birilli  dopo essere caduti  dopo  un bel strike ! La professoressa mi mise subito una bella nota  e il preside mi fece sospendere per due giorni perche' con quei calci, avevo fatto rompere un dente ad uno dei miei compagni....Mio padre  per punizione quasi mi fece rompere i miei di denti, ma  grazie al cielo ebbe compassione e mi  puni'  non  facendomi uscire per una settimana....Tentai di farmi perdonare il giorno dopo  pensando di mettere in ordine lo studio di mio padre....Ma toccai i suoi fogli di un progetto importante di lavoro ( essendo architetto aveva lo studio invaso da carte)....Peccato che le mie manine fossero sporche di fango dopo un'escursione nel giardino della vicina a caccia di formiche rosse....Inutile dire quante parolacce sentii da mio padre e  la mia punizione invece che ridursi, aumento' a due settimane.....

 

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