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Storia
scritta da MARCELLO
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LARA
CROFT E LA PIRAMIDE SEPOLTA
PROLOGO
“ Che caldo” , esclamò Lara passeggiando per le vie de
Il Cairo. La bella archeologa si trovava lì solo per una breve
vacanza. Arrivata nel suo albergo, le squillò il telefono.
“Chi sarà mai ?”, si
chiese Lara . Era Winston, che chiamava da Londra. “ Ciao
Winston!!! Come stai? “ , disse Lara molto felice. “ Io sto
molto bene. E tu?”, disse
Winston, anche lui felice. “ Io sto molto bene, anche se fa un
po’ caldo. Com’è il tempo lì a Londra?”, rispose Lara.
“ Beh, c’è sempre la solita pioggia. Ma bando alle ciancie.
Devo dirti una cosa molto importante. Ho trovato degli indizi
sulla presunta esistenza di una piramide sepolta, vicino ad Abu
Simbel. “ Entusiasta, Lara ringraziò Winston per la preziosa
informazione e partì con due guide per Abu Simbel. Arrivata lì,
Lara fu molto delusa, perché non trovò niente di niente.
Mentre ritornava in macchina, una tempesta di sabbia si abbattè
sul luogo. Lara e la guida , per fortuna, riuscirono a
rifugiarsi sotto un grande masso. Alla fine della tempesta, Lara
si tolse tutta la sabbia dal corpo, quando vide uno strano
oggetto appuntito sbucare dalla sabbia. Estasiata, Lara iniziò
a scavare velocemente, portando alla luce la punta della
piramide sepolta. Stanca, ma felice, Lara si appoggiò alla
punta della piramide per riposarsi un po’, quando si accorse
che l’ultimo masso della piramide si muoveva. Con l’aiuto
della guida, Lara riuscì a spostare il masso e osservò
l’interno della piramide con una torcia. Dietro di lei,
quattro beduini dall’aspetto losco, farfugliavano qualcosa a
proposito della piramide ritrovata e uno di essi, poco dopo,
spinse la povera Lara e le guide giù per la piramide…
Templi di Abu Simbel
1) IL RISVEGLIO
Mezz’ora dopo Lara si sveglio. Era un pochino stordita,
ma stava bene. La povere guide erano invece prive di sensi e ,
nonostante tutti i suoi tentativi, Lara non riuscì a svegliarle
“Devo trovare un modo per uscire di qui” disse Lara. Cercò
di orientarsi un po’ con la torcia che, purtroppo, si stava
scaricando. Per fortuna, la bella archeologa, riuscì a trovare
delle torce e le accese subito. Appena ci fu più luce, Lara
restò meravigliata da tutte quelle statue e quei sarcofagi. Con
una piccola macchina fotografica, Lara fotografò tutte le
meraviglie di quella piramide, che era scavata nella roccia.
A questo punto, Lara, si trovava a esplorare questa
maestosa piramide. In questa prima stanza che, come è scritto
in un geroglifico si chiama camera tombale, c’erano soltanto
una porta strana, con due piccoli vani che sembrano dover
contenere qualcosa, forse delle pietre, e un corridoio. Lara
allora decise di incominciare a percorrere il corridoio…
2) IL CORRIDOIO
" Uff. Ma quando
finisce questo corridoio?" , si chiese Lara, stanca. La
bella archeologa aveva ragione a dire così. Questo corridoio
sembrava non volesse finire mai. Era pienissimo di geroglifici.
Alla fine del corridoio, Lara si trovò davanti a un bivio. A
sinistra si accedeva alla sala della scrittura, mentre a destra
si accedeva alla tomba del faraone. Intanto, la bella
archeologa, annotava nel suo diario tutti i geroglifici e
fotografava tutto ciò che le potesse sembrare utile. Lara
rilesse tutto ciò che aveva scritto, quando notò qualcosa di
strano:
"...l'accesso
al magnifico dipende dallo scritto e dal potere..."
, ripetè Lara ad alta voce. "Ma certo, devo esplorare le
due stanze!!", disse Lara dopo una breve riflessione, e così
decise di entrare nella sala della scrittura.
3) LA SALA DELLA SCRITTURA
Appena entrò nella sala della scrittura, Lara restò
meravigliata dalle migliaia di tavolette e di papiri che
c’erano. C’erano tutti gli attrezzi per ottenere i fogli di
papiro, che sembravano in ottimo stato. Lara raccolse una
tavoletta caduta per terra, e si interessò a questa, perché
sembrava volesse spiegare il modo per uscire dalla piramide.
Lara riuscì a tradurre solo una parte dei geroglifici. “ Prima
pietra scaffale
del sole. Appena lo trovò, Lara iniziò a cercare la
pietra e la trovò, ma non era niente di speciale, sembrava solo
una piccola pietra polverosa. Non appena Lara prese la pietra,
uno dei soliti tetti leggermente acuminati iniziò a scendere.
Purtroppo la porta si era chiusa e Lara si rifugiò sotto un
tavolo da lavoro. Per fortuna il tavolo era molto resistente e
quindi il tetto non arrivò nel pavimento. Una delle librerie
che era caduta liberò un passaggio segreto. Lara vi entrò e
dopo una lunghissima scalinata arrivò davanti a una porta
chiusa. L’archeologa mentre stava per ritornare indietro per
cercare un’altra via d’uscita, scivolò e appoggiò la mano
su una leva che aprì la porta. “Tombola!!”, disse Lara ed
entrò nella stanza.
4) LE CATACOMBE
Non appena entrò nella stanza, Lara fu investita da una
folata di vento maleodorante e si accorse di essere in una
catacomba. Camminando piano per evitare di trovare trappole Lara
arrivò in una parete enorme con una torcia. Non appena
l’accese, l’archeologa si spaventò alla vista di tutte
quelle torce accese, perché era come se le torce fossero
collegate fra di loro. Lara esplorò la stanza da cima a fondo,
ma non trovò niente che potesse esserle d’aiuto. A un certo
punto Lara vide che una delle tombe era aperta leggermente. Con
un po’ di fatica l’archeologa riuscì ad aprirla. La tomba
era stranamente vuota e dentro trovò solo una pergamena che
raccontava del faraone e di tutte le ricchezze che, per mezzo di
esso, possedeva l’Egitto. Nelle ultime righe era scritto
qualcosa che Lara non riuscì a capire. Tutto quello che riuscì
a tradurre parlava di come poter uscire dalle catacombe, ma Lara
non capì il modo per farlo. L’archeologa scrisse nel suo
diario tutto ciò che aveva tradotto e rimise bruscamente la
pergamena nella tomba. Questa sua azione fece scattare un
meccanismo che fece
spostare la tomba e, sotto
di essa, si aprì un altro passaggio segreto con una scala a
pioli. Lara scese per questa scala e arrivò in un piccolo
corridoio buio. Mentre lo percorreva, Lara sentì un rumore di
acqua provenire da dietro. Immediatamente un getto di acqua
fortissimo la colpì e le fece percorrere il corridoio. Lara,
dopo essere svenuta, si ritrovò nel corridoio iniziale. “ Per
fortuna sono ritornata al punto di partenza” , disse Lara. Si
sistemò la treccia e dopo aver ripercorso di nuovo il corridoio
entrò nell’altra stanza.
5) LA SALA DEL TRONO
Lara entrò nella stanza e si meravigliò della sua
grandezza. C’era un tappeto lunghissimo rosso, tante colonne
ai lati della stanza e
in fondo alla stanza c’era il trono, bellissimo, decorato con
oro e pietre preziose. “ Uhm, qui si dovrebbe trovare
l’altra pietra” disse Lara. Iniziò a osservare il trono in
tutta la sua bellezza , quando notò qualcosa di strano alla
base di esso. Sembrava che il trono non fosse esattamente
appoggiato nel suolo, ma che fosse leggermente sopraelevato.
Lara si sedette per vedere se il trono nascondeva qualcosa.
Lara, senza farci caso, premette
un pulsante nel pomello del bracciolo destro del trono, e udì
dietro di lei un rumore che la fece sobbalzare, come se ci fosse
stato un cigolio sinistro. Andò dietro il trono e vide un
cassettino nascosto nel pavimento, non del tutto aperto, forse
perché era antico. Con il suo fedele piede di porco che porta
sempre con se, Lara aprì il cassetto e trovò la seconda
pietra. “ Magnifico!! Ho trovato la seconda pietra… Uhm? Mi
sembra strano che non ci sia nessuna trappola.”, disse Lara.
Non appena disse queste parole un numero infinito di serpenti la
circondò. Lara, terrorizzata, cercò un modo per salvarsi. In
alto vide un oggetto metallico e, col rampino magnetico, vi si
aggrappò e si salvò. Da questa posizione la bella archeologa
iniziò a uccidere i serpenti e , non appena furono tutti
morti, scese giù e uscì dalla stanza. Ritornò nella sala
principale e inserì nei vani la pietre, che sembravano non
avere alcun valore. Non appena le inserì, esse si trasformarono
in due diamanti preziosissimi. Tutta la porta si trasformò in
oro. Lara quindi entrò in quella che doveva essere l’ultima
sala della piramide.
6) IL SANTUARIO
Lara entrò in una stanza che era pienissima di tesori di
vario tipo, soprattutto diamanti. Percorse la stanza e arrivò
davanti a una statua con uno strano artefatto nelle mani.
L’artefatto emanava una luce strana. Lara si mise i suoi
occhiali da sole per proteggersi. Alla base della statua trovò
una pergamena che diceva: “ Chi
è riuscito a entrare in questa stanza ora può prendere
possesso del potere. Fatene buon uso e state attenti perché se
lo usate troppo, esso potrebbe prendere il vostro possesso”. Non
appena si girò, le guardie le misero le pistole contro. Lara
notò che gli occhi delle guardie emanavano una luce strana,
come l’artefatto. Con una scivolata Lara evitò gli spari
delle guardie e con un paio di colpi le uccise. Fece un respiro
di sollievo e mentre stava per uscire trovò un’altra
pergamena e tradusse: “Non
prestate ascolto a chi vi dice che potete avere il potere. Ho
cercato anch’io di impossessarmene ma il potere mi ha
ipnotizzato e stavo per uccidere tutti i miei cari.” Dopo
queste parole Lara uscì subito dalla stanza e, prendendo le due
pietre, le distrusse con le sue pistole.
EPILOGO
Lara vide filtrare una luce dal tetto. La botola era tolta.
Winston chiamò Lara e le gettò una corda per farla risalire in
superficie. Non appena Lara uscì , Winston la abbracciò
fortemente e la accompagnò nell’elicottero per tornare a
Londra. Arrivata a casa, Lara si fece una bella doccia calda e
raccontò tutto quello che le era capitato. Winston le chiese
perché non aveva con sé l’artefatto e Lara rispose: “
Credimi WInston, è molto meglio che non l’abbia preso
l’artefatto. Ha un potere sconfinato, che noi non riusciremo
mai a controllare.” Dopo queste parole Winston le augurò di
passare una bella notte e Lara spense la luce e chiuse gli
occhi.
F
INE
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