Il desiderio di viaggiare
Dopo la mia prima delusione amorosa, decisi di non pensare piu' ai ragazzi e di dedicarmi allo studio e a tutte quelle attivita' che mi piacessero e che mi facessero star bene con me stessa.. Sono cresciuta aumentando sempre di piu' la passione per l'archeologia, per i viaggi, e di tutto cio' che poteva rappresentare voglia di conoscere, di imparare e di liberta'.... Mi piaceva alzarmi al tramonto e tornare solo a notte inoltrata giusto per mangiare qualcosa... Ma un giorno, dopo un rovinoso ritorno a casa, sentii i miei genitori mentre discutevano su qualcosa.... Stavano pensando di offrirmi un viaggio in Europa per farmi "impiegare meglio " il mio tempo libero che sprecavo in cose inutili ai loro occhi.... Inizialmente ne restai piacevolmente sorpresa.. L'idea di fare un viaggio all'estero mi entusiasmava parecchio, ma il pensiero di essere accompagnata da una mia vecchia zia, mi fece passare tutto l'interesse... Un giorno diedi un'occhiata alla copia del "National Geographic " collocato sul tavolo del salotto... La copertina riportava il nome del mio professore Werner Von Croy, un rispettato archeologo che mi aveva innescato il desiderio per i viaggi verso luoghi misteriosi che portassero all' avventura.... Credo di aver ereditato la mia natura avventuresca da mio padre, che piu' di una volta aveva partecipato di persona a numerosi siti archeologici in luoghi come la Giordania, l'Egitto e il Sud America... E i racconti di mio padre sulle sue esperienze in quei posti, mi rapirono letteralmente... Quando lessi l'articolo su quella rivista, seppi che Von Croy stava preparando un tour archeologico attraverso l'Asia ,che avrebbe portato ad una potenziale scoperta in Cambogia. Mi precipitai nella stanza agitando l'articolo chiedendo ai miei genitori di poter accompagnare Von Croy nella sua spedizione. Fissai mio padre per attimi che mi sembrarono un'eternita', ma alla fine mi diede il permesso di fare questo viaggio che sarebbe stato ai suoi occhi, un'ottima educazione per me... Cosi lui stesso scrisse una lettera a Von Croy che assicuro' a mio padre di poter avere abbastanza esperienza per poter badare sia a lui che a me senza problemi.... Ne fui entusiasta !! Di certo non mi spaventava l'idea di trovarmi a dover affrontare scalate o difficolta' in posti misteriosi e magari pericolosi... Le qualita' di "cascatrice", "stunt - man" e "free - climber" erano le mie specialita'... Con tutti gli esercizi che avevo fatto in giardino durante la mia infanzia , mi ero preparata bene fisicamente. Il mio corpo inoltre, crescendo si stava rinforzando ancora di piu' , ed in particolar modo si stava tonificando su due punti del corpo specifici, su cui ricevo ancora oggi i complimenti dagli uomini... Ma si sa come sono gli uomini, e io non ne volli piu' sapere di loro dopo le delusioni che mi avevano dato.... Fu cosi' che mi preparai ad affrontare le mie prime avventure nel mondo, avventure che grazie al cielo oggi posso raccontare e che in molteplici occasioni mi avrebbero potuto far abbandonare questa vita......
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