La mia terza avventura
Chi pensa che mi sarei fermata solo a due viaggetti, non mi conosce per niente... Ed infatti non c'e' due senza tre ! E ora eccomi qui a scrivere la sesta pagina di questo diario in cui voglio raccontare la mia terza avventura in India... O meglio, che e' partita dall'India, e che poi e' continuata a Londra, nel Sud del Pacifico, e nel Nevada per poi concludersi nel freddo Antartide... Mi recai in India con indosso uno stracciatissimo top la cui stoffa non sarebbe bastata per asciugare nemmeno il viso di una delle mie piccole bambole... Una di quelle poche che avevo avuto in regalo da mia madre con la speranza di vedermi crescere senza dovermi vedere sempre giocare saltando da un albero all'altro del giardino... Dicevo...partii per l'India alla ricerca di un artefatto chiamato "Infada" della cui vera storia non ne ero a conoscenza... Quando partii, sapevo solo che gli si attribuisse il potere di custodire indicibili poteri venerati dalle tribu' del posto nel corso dei secoli... Ma forse dovrei spiegare cos'era successo milioni e milioni di anni fa...
In definitiva, un meteorite era caduto sull'Antartide creando un enorme cratere. Questo cratere, venne scoperto da alcune tribu' polinesiane che approfittando delle condizioni ambientali piuttosto buone del posto ,decisero di stabilirsi li'.. Col passare del tempo il cratere divenne un simbolo di culto fino a quando gli abitanti del luogo furono costretti a fuggire a causa di terribili eventi che iniziarono a manifestarsi... La RX TECH, inizio' ad effettuare delle ricerche in quel luogo fino a quando venne ritrovato il corpo e il diario di un marinaio che aveva fatto parte di una spedizione scientifica capitanata da Darwin in persona.... La RX TECH, venne a sapere che i quattro marinai della spedizione sarebbero morti uno alla volta in quattro posti diversi, ovvero Londra, Nevada, Sud Pacifico ed India... Inutile dire che quando misi piede in India sulle rive del Gange, rimasi affascinata da tutto quello che mi circondava...Persino quando fui attaccata dalla prima grossa tigre...Ricordo il suo ruggito e la sua bocca che si spalancava solo al desiderio di assaggiare la mia carne succulenta...In fin dei conti mi e' dispiaciuto atterrare un gattino un po' piu' cresciuto degli altri, ma non avevo altra scelta se non volevo fare la fine del topo.... Ricordo Willard, un uomo desideroso di recuperare i quattro artefatti per poter diventare invincibile.... Che inseguimenti ho dovuto fare per raggiungerlo... Ho attraversato posti misteriosi come le caverne di Caliya, il villaggio costiero, il tempio di Puna... Qualche passeggiata l' ho fatta anche sui tetti di Londra vestita come una ladra della notte, con tanto di tutina nera attillata.. Un po' scomoda a dir la verita' soprattutto nei movimenti, ma almeno passavo inosservata.. O almeno cosi' credevo.... Sicuramente mi trovai piu' a mio agio con i miei inseparabili short che indossai nel deserto del Nevada...Un po' freddino li', ma sentii piu' freddo quando dopo un volo catastrofico in una base segreta, mi ritrovai senza armi... E quindi...nuda... Fortuna che sono sempre riuscita a cavarmela anche nelle situazioni piu' disperate, cosi' una volta recuperate le armi,continuai il viaggio per raggiungere Willard , percorrendo miniere e grotte buie fino allo scontro finale con lui... Peccato che si fosse trasformato in un orribile ragno che mi fece davvero venire l'esaurimento nervoso. Non tanto per la difficolta' a colpirlo con la mia amata Desert-eagle, quanto per i suoi schifosissimi schizzi di liquido verde che mi bagnavano tutti i vestiti... Fortuna che sono abituati a frequenti lavaggi, con tutti i viaggi che ho fatto, non propriamente nel pulito e nell' asciutto... Ma che posso farci... Non sono nata per stare seduta.... E quindi presto organizzai la mia quarta avventura...
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